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Due persone arrestate per l’atto antisemita a Davos

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Il responsabile della giustizia grigionese Peter Peyer ha indicato che non si è trattato di un atto terroristico. Keystone-SDA

La polizia grigionese ha arrestato due persone richiedenti l’asilo sospettate di aver aggredito un turista britannico, ebreo ortodosso di 19 anni, una settimana fa a Davos. Il giovane era stato picchiato e insultato.

L’incidente è avvenuto nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 agosto. Poco dopo, la polizia comunale di Davos ha intercettato due sospetti che hanno tentato senza successo di eludere un controllo d’identità. La polizia cantonale è poi intervenuta per arrestarli.

I due uomini, la cui domanda di asilo in Svizzera era stata respinta, alloggiavano in un ostello della regione. Di 24 e 29 anni, sono sospettati di aver commesso due furti nella stessa notte, ha indicato giovedì la polizia grigionese.

In occasione di un incontro con la stampa, il consigliere di Stato grigionese Peter Peyer ha condannato l’atto.

Il servizio del TG:

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Non è un atto terroristico

Secondo Peyer, responsabile del Dipartimento di giustizia cantonale, lo sfondo antisemita è evidente, ma non ci sono indicazioni di motivazioni terroristiche.

Anche se i due richiedenti asilo provenivano da contesti difficili, il reato non può in alcun modo essere scusato, ha aggiunto il ministro cantonale. “Non tolleriamo che persone che hanno il permesso di soggiornare qui attacchino altre persone, sia per la religione che per il colore della pelle”, ha dichiarato il socialista grigionese.

Il fatto avvenuto nella località turistica grigionese ha suscitato parecchio scalpore. Secondo il Segretario generale della Federazione svizzera delle comunità israelitiche (FSCI), la sicurezza delle persone di fede ebraica è al momento critica ovunque.

Sospetti non possono essere espulsi per ora

I due sospetti rischiano una multa per il loro atto antisemita. Nel frattempo, sono stati rilasciati dalla polizia e devono rimanere nel centro di espulsione.

“Non esistevano le condizioni per la custodia cautelare”, ha spiegato Peyer. Non è possibile nemmeno la detenzione in vista dell’espulsione, poiché i due uomini, la cui nazionalità non è chiara, non possono attualmente essere allontanati dalla Svizzera in assenza di documenti d’identità.

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