Disastri meteorologici e l'importanza dell'allerta precoce
La cooperazione internazionale nei settori della meteorologia, della climatologia e dell'idrologia è essenziale anche perché gli eventi meteorologici hanno causato quasi 12’000 disastri dal 1970 al 2021 nel mondo, con oltre due milioni di vittime di cui il 90% nei paesi in via sviluppo e perdite economiche di circa 4’300 miliardi di dollari.
Lo ha sottolineato lunedì mattina il presidente della Confederazione Alain Berset aprendo a Ginevra il Congresso dell'Organizzazione meteorologica mondialeLink esterno (OMM). Il Congresso è il massimo organo decisionale dell’OMM e riunisce i più alti rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite, delle banche di sviluppo, dei governi e dei servizi meteorologici e idrologici nazionali responsabili dell'emissione di allerta precoce, è una delle priorità strategiche che l'organismo punta ad approvare.
Il Congresso di quest'anno si concentrerà infatti sull'iniziativa delle Nazioni Unite denominata "Early Warnings for All", volta a promuovere allerte tempestive per tutti. Essa chiede che entro il 2027 tutte le persone siano protette da sistemi di preallerta. Per ridurre gli effetti negativi degli eventi estremi con interventi preventivi mirati, le organizzazioni umanitarie devono poter disporre delle migliori informazioni meteorologiche e climatologiche possibili.
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L'allerta precoce, spiega l'Organizzazione meteorologica mondiale, è "una misura di adattamento al clima comprovata ed efficace, che salva vite e fornisce un ritorno sull'investimento almeno dieci volte superiore". Tuttavia, ne dispone solo la metà dei paesi mentre c'è una copertura molto bassa nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo (in particolare dell'area caraibica) e nei cosiddetti Paesi meno sviluppati (la maggior parte in Africa e Asia).
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