Un unico procedimento presso il Tribunale commerciale di Zurigo riunirà tutte le azioni legali intentate dagli investitori contro le condizioni di acquisto di Credit Suisse da parte di UBS.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Le azioni legali intentate dagli investitori contro UBS per le condizioni finanziarie dell’acquisizione di Credit Suisse (CS) saranno riunite in un unico procedimento presso il Tribunale commerciale di Zurigo. Secondo l’Associazione svizzera di protezione degli investitori (SASV), si tratta di oltre 30 cause in totale.
UBS sarà inoltre chiamata a informare la corte di tutti gli altri procedimenti con una base giuridica simile avviati contro la banca in tutto il mondo, secondo quanto si legge in una lettera informativa diffusa sabato, resa disponibile all’agenzia AWP.
Il tribunale zurighese aveva concesso alla banca 20 giorni per procedere in tal senso – la scadenza era prevista il 15 dicembre 2023 – prima di prorogare il tutto fino al 10 gennaio 2024. La risposta di UBS è stata consegnata e inoltrata alle parti in causa. Si tratta di 150 pagine più allegati, scrive la SASV.
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L’associazione di tutela degli investitori rappresenta circa 1’500 piccoli azionisti di Credit Suisse. Anche la start-up losannese Legalpass, alla quale fanno capo oltre 3’000 azionisti, ha sporto denuncia. Con le loro azioni vogliono ottenere un migliore risarcimento per i titoli di Credit Suisse venduti a UBS. Nell’ambito dell’acquisizione, gli azionisti di CS hanno ricevuto un’azione UBS per 22,48 azioni CS. Al momento dell’annuncio della transazione, il 19 marzo 2023, ciò corrispondeva a un prezzo di acquisto di circa 3 miliardi di franchi per l’insieme di CS. Nell’ultimo giorno di contrattazione prima dell’annuncio, CS era però valutata in Borsa a 7 miliardi di franchi, ossia più del doppio.
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