Il programma di risparmio del Credit Suisse si fa più ambizioso. Il secondo istituto di credito elvetico intende ridurre i costi di un ulteriore miliardo di franchi entro il 2018, portando il totale dei tagli a 4,2 miliardi, e riduce al ribasso le previsioni per i suoi risultati.
L’esercizio in corso ha già comportato una riduzione delle uscite di 1,4 miliardi nei primi nove mesi, a fronte di un obiettivo annuo di 1,6 miliardi. Già superato, invece, il traguardo prefissato dei 6’000 posti di lavoro da sopprimere, ma inevitabilmente ne salteranno ancora. Le novità annunciate oggi, mercoledì, in occasione del giorno degli investitori comporteranno però inevitabilmente ulteriori soppressioni che non sono state quantificate.
La controprestazione nella gestione di attivi ridurrà l’utile prima delle imposte da 2,1 a 1,8 miliardi di franchi per la divisione della gestione di capitali, mentre l’attività ridotta in Asia avrà conseguenze analoghe sui conti del compartimento attivo in quel continente.
pon/ATS
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