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Cosa si fa in Svizzera per proteggere le donne?

donna tiene in mano una rosa bianca
Keystone / Cyril Zingaro

L'allarmante numero di femminicidi e violenze di genere in Svizzera, nonostante una campagna di prevenzione federale, è ritenuto insufficientemente affrontato, spingendo partiti e reti di esperti a chiedere maggiori finanziamenti e una coerente applicazione della Convenzione di Istanbul.

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ma cosa viene fatto in Svizzera su questo tema? Ecco una serie di domande e risposte.

Quanti femminicidi avvengono in Svizzera?

Secondo varie organizzazioni, in Svizzera ogni due settimane viene uccisa una donna o una ragazza da una persona vicina, spesso il partner o un parente. “È solo la punta dell’iceberg”, ha detto Anna-Béatrice Schmaltz della Rete Convenzione di Istanbul. A questo dato vanno aggiunti stupri, aggressioni e violenze psicologiche. Secondo il Dipartimento federale dell’Interno (DFI) le ONG hanno, da inizio anno, segnalato oltre 20 femminicidi. Il fatto che gli organismi statali non tengano una statistica ufficiale, dipende dal fatto che il termine femminicidio non compare nel Codice penale elvetico.

Cosa fa la Confederazione?

La Confederazione ha definito il numero di gravi violenze contro le donne come allarmante. L’11 novembre scorso ha lanciato la prima campagna nazionale di prevenzione contro la violenza domestica, sessuale e di genere, denominata “Fermiamo la violenza sul nascere”. Basata sullo slogan “L’uguaglianza previene la violenza”, la campagna si concentra su situazioni di vita quotidiana in cui si manifestano rapporti di forza – come la dipendenza finanziaria che può impedire di liberarsi da una relazione tossica – e segnali premonitori di violenza.

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La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.

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Prima campagna di prevenzione contro la violenza domestica

Questo contenuto è stato pubblicato al La prima campagna nazionale di prevenzione contro la violenza domestica, sessuale e di genere è stata lanciata martedì dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider. Durerà diversi anni e si rivolgerà a vari gruppi target.

Di più Prima campagna di prevenzione contro la violenza domestica

Ci sono iniziative politiche?

Il Partito socialista (PS) e la sua sezione femminile vogliono lanciare un’iniziativa popolare per una migliore protezione del genere femminile. Le misure dovrebbero essere finanziate dalla Confederazione con 500 milioni di franchi all’anno. “Viviamo un’epidemia di violenza contro le donne, è inaccettabile”, ha detto il co-presidente del PS Cédric Wermuth lo scorso agosto in un’intervista alla SRF. Anche Lisa Mazzone, presidente dei Verdi, ha domandato all’assemblea dei delegati del suo partito “che la Confederazione faccia finalmente della sicurezza delle donne una sua priorità”.

Come vengono valutate le misure svizzere?

Secondo la Rete Convenzione di IstanbulCollegamento esterno, in Svizzera la protezione dalla violenza di genere rimane insufficiente. Mancherebbe infatti il rispetto di obblighi centrali proprio per l’applicazione della Convenzione di Istanbul, il trattato internazionale sulla prevenzione della violenza contro le donne. Nella sua valutazione, la Rete ha assegnato alla Svizzera il voto generale 3, si leggeva in un comunicato di fine ottobre. Ad essere criticate sono in particolare le grandi divergenze cantonali. Per garantire il lavoro dei centri anti violenza a lungo termine, sottolinea l’organizzazione, occorre un finanziamento orientato agli obiettivi con contributi di base fissi in tutti i Cantoni.

Cosa è la Convenzione di Istanbul?

La Convenzione di Istanbul classifica la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani. Nel trattato internazionale vengono definite misure politiche e giuridiche con cui gli Stati firmatari devono creare un quadro uniforme per la prevenzione, la protezione delle vittime e il perseguimento penale. In Svizzera l’accordo è entra in vigore il primo aprile 2018.

Il servizio del TG 20.00 della RSI del 25 novembre 2025:

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