La televisione svizzera per l’Italia

Aumenta la corrente elettrica, i consumatori non ci stanno

Una ciabatta per le prese elettriche.
Una famiglia pagherà in media l'anno prossimo 32,14 centesimi al kilowattora, ossia 4,94 centesimi supplementari rispetto al 2023. © Keystone / Jean-christophe Bott

Le tariffe di base per la corrente elettrica cresceranno mediamente del 18% nel 2024 in Svizzera. Lo ha comunicato la Commissione dell'elettricità. Mentre l’azienda elettrica bernese BKW annuncia utili record, la Fondazione per la protezione dei consumatori della Svizzera tedesca, in una lettera aperta ad Albert Rösti, denuncia gli aumenti ingiustificati e invita il Consigliere federale a trovare una soluzione per alleggerire l’onere finanziario delle famiglie. 

Cittadini sempre più sotto pressione in Svizzera: nell’attesa dell’annuale “stangata” dei premi dell’assicurazione sanitaria, la Commissione dell’elettricità (Elcom) ha comunicato martedì mattina che le tariffe di base per la corrente cresceranno in media del 18% nel 2024. 

In cifre semplici, questo significa che ogni economia domestica spenderà 222 franchi in più rispetto all’anno corrente e sborserà per tutto l’anno circa 1’446 franchi. Guardando le cifre più da vicino, una famiglia tipo pagherà in media l’anno prossimo 32,14 centesimi al kilowattora, ossia 4,94 centesimi supplementari rispetto al 2023. Le tariffe comprendono la tariffa per l’energia, quella per l’utilizzazione della rete, i tributi agli enti pubblici e il supplemento rete. Si tratta di dati estrapolati dalle informazioni fornite – con scadenza al 31 agosto – dai circa 600 gestori di rete. 

Il motivo dell’aumento?

Sono diversi i motivi, tutti tecnici. In primo luogo, a partire dal 2024 l’incremento dei prezzi di mercato avrà un impatto maggiore su molti operatori di rete rispetto all’anno precedente, perché una parte significativa degli acquisti per il 2023 era stata generalmente effettuata prima dell’aumento dei prezzi sul mercato a termine. 

Oltre a ciò, i costi della riserva invernale vengono trasferiti ai consumatori finali attraverso un supplemento sulla tariffa della rete di trasmissione. In terzo luogo, le tariffe di rete aumentano a causa dell’incremento del tasso di rimunerazione del capitale stabilito dalla Confederazione. Così spiega la Commissione dell’elettricità. 

La formazione del prezzo 

Cerchiamo di capire come sono strutturati i costi dell’energia elettrica. Le tariffe si basano sui costi della produzione propria e sui prezzi pagati per la corrente acquistata. Dipendono quindi soprattutto dal portafoglio di produzione e di acquisto. 

Negli acquisti, inoltre, giocano un ruolo importante il momento della transazione, ovvero il momento in cui i contratti d’acquisto scadono ed è necessario provvedere a un nuovo acquisto, dato che i prezzi sul mercato a termine dell’elettricità hanno subito forti oscillazioni negli ultimi mesi. 

I prezzi più elevati sul mercato elettrico, spiega sempre la Elcom, influiscono anche sui costi di rete, poiché anch’essi contengono componenti dipendenti dal prezzo dell’energia elettrica. 

Un tralicio dell alta tensione vicino a una centrale nucleare in Svizzera.
I costi di rete aumenteranno per un’economia domestica standard del 19%, passando da 10,62 centesimi al kWh a 12,66 centesimi al kWh. © Keystone / Gaetan Bally

Consumatori reagiscono 

Alla luce di questi aumenti, comunque attesi, la Fondazione per la protezione dei consumatori della Svizzera tedesca KonsumentenschutzCollegamento esterno, ha denunciato che “i grandi fornitori di elettricità svizzeri registrano profitti da capogiro. Ciononostante, l’anno prossimo i prezzi dell’elettricità saranno nuovamente aumentati”.  

Tanto per sostenere la tesi di Konsumentenschutz, a fine giugno Axpo, il gigante dell’energia in Svizzera, ha annunciato che il fatturato totale tra ottobre 2022 e fine marzo 2023 è stato di 6,5 miliardi di franchi svizzeri, con un aumento dell’8,2% rispetto all’anno precedente. L’utile netto del periodo in esame è aumentato di oltre sei volte, raggiungendo i 3,21 miliardi di franchi svizzeri. 

Alcuni giorni fa Alpiq, il gruppo nato nel 2009 dalla fusione fra Atel (Aare e Ticino SA di Elettricità) ed EOS (Energie Ouest Suisse), ha annunciato un utile di 744 milioni di franchi, a fronte di una perdita di 592 milioni subita nello stesso periodo del 2022.  Nel primo semestre 2023, l’azienda ha registrato un fatturato di 5 miliardi di franchi svizzeri. 

Contenuto esterno

La Fondazione per la protezione dei consumatori è perciò convinta che “le aziende elettriche sottraggano il potere d’acquisto delle famiglie svizzere. È giunto il momento di collaborare con l’industria per porre rimedio agli evidenti svantaggi del sistema attuale”. In una lettera aperta, invita il “Ministro dell’Energia” Albert Rösti a coinvolgere l’industria elettrica e i suoi clienti per alleggerire l’onere finanziario delle famiglie, proponendo 4 misure concrete. 

Come spiega Konsumentenschutz, la struttura del mercato dell’energia elettrica dell’Unione europea, cosiddetta “merit-order”, fa sì che le aziende elettriche siano guidate dal prezzo dei produttori di energia elettrica più costosi. A causa della guerra in Ucraina, questi continuano a essere le centrali elettriche a gas. I consumatori svizzeri pagano quindi lo stesso prezzo per l’energia solare e idroelettrica svizzera prodotta a basso costo e per l’elettricità proveniente da centrali a gas straniere. Questo è uno dei motivi per cui le grandi aziende elettriche svizzere hanno realizzato profitti record negli ultimi tempi, oltre cinque miliardi di franchi svizzeri, secondo Konsumentenschutz. 

Lettera aperta ad Albert Rösti

Download:Lettera aperta ad Albert Rösti

Utili milionari 

E proprio nello stesso giorno dell’annuncio della stangata per le famiglie, anche la BKW – dopo Axpo e Alpiq – ha comunicato che il primo semestre 2023 si è chiuso con un risultato operativo in progressione (su base annua) del 29% a 425 milioni di franchi e un utile netto che ha fatto un balzo a 340 milioni (era di 71 milioni nel corrispondente periodo del 2022). Il fatturato è salito del 6% a 2,3 miliardi di franchi. 

Le cifre pubblicate martedì sono nettamente superiori ai pronostici degli analisti e l’effetto in borsa non è mancato: il titolo BKW in mattinata è arrivato a guadagnare sino al 4%, per poi stabilizzarsi su una progressione del 2%, nel quadro di un mercato generalmente orientato a un ribasso frazionale. Dall’inizio di gennaio l’azione è salita è del 20% e nello spazio di tre anni la performance è del +54%. 

Nonostante questi utili, i prezzi dell’elettricità per i piccoli consumatori aumenteranno ancora nel 2024. Sara Stalder, direttrice di Konsumentenschutz, avverte: “È ora di agire, perché la situazione sta peggiorando sempre di più: oltre alle tariffe dell’elettricità, aumentano anche i premi dell’assicurazione sanitaria, le tariffe dei trasporti pubblici, delle poste e delle telecomunicazioni e i prezzi dei generi alimentari e dei beni di consumo”. Uno stillicidio. 

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR