Il Governo chiede 1,7 miliardi di franchi per l’esercito
Keystone-SDA
Dopo aver preso atto della partenza del comandante dell'esercito, Thomas Süssli (fine 2025), e del capo dell'intelligence, Christian Dussey (fine marzo 2026), il Consiglio federale ha approvato il messaggio sull'esercito 2025 per un valore di 1,7 miliardi di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Keystone-ATS
Per quanto attiene ai due dimissionari, il Governo non fa che ribadire una notizia diffusa martedì in anteprima dalla Neue Zürcher Zeitung, e poi confermata dalla presidente della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale, Priska Seiler-Graf (PS/ZH), a Keystone-ATS.
A causa di questa fuga di notizie, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha inoltrato denuncia penale, ha affermato oggi davanti ai media il portavoce dell’Esecutivo, Andrea Arcidiacono, aggiungendo che l’esecutivo condanna con fermezza simili fughe di notizie che nuocciono agli interessi del Paese e impediscono la libera formazione dell’opinione pubblica.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
Il Dipartimento della Difesa presenta una denuncia penale contro ignoti per le indiscrezioni trapelate martedì
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito all’annuncio delle partenze dei capi dell’esercito e dei servizi segreti, il Dipartimento federale della difesa (DDPS) ha sporto denuncia penale contro ignoti per le indiscrezioni pubblicate dalla Neue Züricher Zeitung (NZZ).
Considerazioni fatte proprie anche dalla ministra della difesa, Viola Amherd, che ha voluto però precisare di non avercela con i media, bensì con chi ha dall’interno dell’amministrazione ha permesso tale indiscrezione, appena un’ora dopo che i suoi servizi avevano distribuito i comunicati stampa ai vari dipartimenti. Si tratta, a suo avviso, di una crassa violazione del segreto d’ufficio che danneggia il principio di collegialità e pregiudica la serietà del lavoro in seno al governo.
L’Esecutivo federale e i collaboratori di Süssli e Dussey, anche quelli più stretti, hanno appreso insomma dai media delle dimissioni, ha deplorato Amherd. Quanto al fatto che il governo sarebbe stato informato in ritardo, Amherd ha precisato di aver ricevuto le dimissioni il 20 (Süssli) e il 30 gennaio (Dussey).
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Qui Svizzera
I sette problemi dell’Esercito svizzero
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Esercito svizzero è alle prese con sfide colossali. Il Dipartimento della Difesa avrà presto una nuova leadership. Ecco un’analisi dei sette problemi da risolvere.
Durante le ultime settimane, oltre ad aver condotto discussioni con entrambe, si è tenuta la Conferenza di Monaco sulla sicurezza e sono stati completati alcuni importanti lavori, ha spiegato Amherd. Insomma, queste dimissioni non sono state un fulmine a ciel sereno.
Passaggio consegne ordinato
Süssli è in carica dal 2020, ha precisato Amherd, e lascerà il suo posto a fine anno dopo un periodo trascorso alla guida dell’esercito in linea con quello dei suoi predecessori. Assieme abbiamo pensato che fosse meglio lasciare prima dell’elezione del mio successore, ha spiegato la vallesana, affinché quest’ultimo abbia le mani libere per scegliere un sostituto. Andarsene dopo l’elezione avrebbe potuto fare sorgere il sospetto che non fosse d’accordo col nuovo responsabile del DDPS, ha aggiunto Amherd. Ciò vale anche per Dussey (entrato in carica nel 2022).
Sia quest’ultimo che Süssli rimarranno al loro posto ancora per un po’ onde consentire un passaggio ordinato di consegne, ha dichiarato la consigliera federale del Centro. Dalla loro nomina, entrambi hanno dovuto affrontare grandi sfide, come la pandemia e la guerra in Ucraina, riorganizzando l’esercito e il servizio d’informazione per adeguarlo al peggioramento della situazione a livello di sicurezza e alle nuove forme di guerra ibrida.
In merito al messaggio 2025 sull’esercito, il credito d’impegno chiesto dall’Esecutivo prevede circa 1,5 miliardi per investimenti in armamenti e altri 185 milioni per progetti immobiliari del DDPS. Inoltre, l’esecutivo sottopone di nuovo alle Camere federali il decreto riguardante la messa fuori servizio degli aerei da combattimento F-5 Tiger.
Il servizio del TG 20.00 del 26 febbraio 2025:
Contenuto esterno
Articoli più popolari
Altri sviluppi
Relazioni italo-svizzere
150 anni di cittadinanza svizzera per Cavaione, la storia di un villaggio senza patria
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
Il Tribunale federale ha accolto 1’200 persone per i suoi 150 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel fine settimana circa 1'200 persone hanno visitato il palazzo di giustizia di Mon Repos a Losanna: giudici e collaboratori erano a disposizione del pubblico per rispondere alle domande.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 16enne Cla Meier ha vinto l'edizione di quest'anno dello "Knabenschiessen", la tradizionale gara di tiro degli adolescenti zurighesi.
Una serie di monete d’argento per celebrare l’aviazione svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ha coniata Swissmint, la prima sarà disponibile dal 18 settembre sul negozio online della Zecca federale, annuncia questa in un comunicato odierno, ed è dedicata ai "Pionieri dell'aviazione svizzera".
Temu apre la piattaforma per i commercianti svizzeri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il colosso cinese del commercio online Temu apre anche in Svizzera un canale di vendita secondo il modello "Local-to-Local".
Il sindacato Unia denuncia importanti divari salariali
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso i quadri dirigenti delle grandi imprese svizzere hanno guadagnato 143 volte più dei loro impiegati meno remunerati.
Galleria di base del San Gottardo, anticipata la sostituzione binari
Questo contenuto è stato pubblicato al
I 228 chilometri di binari dovranno essere sostituiti prima del previsto. I lavori dovrebbero svolgersi tra il 2032 e il 2034. Non è prevista un'interruzione totale della linea.
Abbattuta una giovane lince nel canton di Neuchâtel
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'animale, che era in condizioni di salute preoccupanti e faticava ad abituarsi alla vita selvaggia, aveva dato una zampata a una passante.
Archiviato il caso sulla fuga di dati del dipartimento di giustizia zurighese
Questo contenuto è stato pubblicato al
La procura zurighese ha archiviato il caso riguardante la fuga di dati del Dipartimento di giustizia avvenuta nel 2022. In seguito alle indagini, le accuse non sono risultate imputabili ad alcuna persona o sono ormai in prescrizione.
Studenti stranieri all’ETHZ, nessun calo nelle iscrizioni nonostante l’aumento delle tasse
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'aumento delle tasse universitarie presso il Politecnico federale di Zurigo (ETHZ) per le studentesse e gli studenti stranieri non ha finora comportato alcun calo nel numero d'iscrizioni.
Si levano voci critiche contro le nuove prescrizioni sul traffico merci
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le misure annunciate ieri dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT) per aumentare la sicurezza del trasporto merci, in seguito all'incidente nel tunnel di base del San Gottardo del 2023, scontentano l'Associazione svizzera proprietari raccordi e carri privati (VAP).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Caos in seno all’esercito svizzero, tra scandali e dimissioni eccellenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo le dimissioni della responsabile della Difesa Viola Amherd e quelle di Peter Merz, comandante delle Forze aeree, si aggiungono ora le dimissioni del capo dell’esercito svizzero Thomas Süssli e del capo dei servizi segreti Christian Dussey.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'acquisto di mezzi di telecomunicazione più moderni da parte delle forze armate elvetiche non verrà completato prima del 2035, ossia tre anni dopo il previsto.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.