Primato di pernottamenti nelle strutture gestite dal Club alpino svizzero (CAS), l'incremento è stato particolarmente elevato soprattutto a sud delle Alpi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Le estati torride stanno spingendo un numero sempre maggiore di persone a cercare refrigerio alle quote più alte. Lo testimoniano i dati diffusi mercoledì dal Club alpino svizzero (CAS) secondo cui le 147 capanne di sua competenza hanno registrato una quota di pernottamenti mai raggiunta prima.
Dopo il precedente primato nei mesi da maggio a ottobre del 2022, l’incremento durante la scorsa estate è stato del 5%, per un totale di 310’735. Il fenomeno è stato marcato soprattutto nella Svizzera italiana.
Record sfiorato sui dodici mesi
Ma, ad eccezione del Vallese, tutte le altre cinque regioni alpine e prealpine definite dal CAS hanno approfittato di una maggiore occupazione dei letti nella bella stagione.
Sull’arco dell’intero anno sono mancate solo 1’800 notti (-0,4%, a quota 373’123) per eguagliare il record dell’anno prima. Al secondo risultato della storia per numero di pernottamenti corrisponde però il primato per il loro fatturato, che per la prima volta supera quota 10 milioni di oltre 70’000 franchi (+2,7% su base annua), anche se le vendite delle consumazioni (servizio bar e ristorazione) sono invece leggermente diminuite (-0,9%) a 27,97 milioni di franchi.
Meno notti in inverno per mancanza di neve
Come l’anno precedente, la stagione invernale 2022-2023 è stata caratterizzata da mancanza di neve e da temperature miti, e questo si è riflettuto sui conti delle capanne. In tutta la Svizzera, i pernottamenti tra l’inizio di novembre e la fine di aprile sono diminuiti del 18,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a poco meno di 64’000 unità. Solo i rifugi ticinesi hanno registrato un consistente aumento dei letti occupati (+44%), mentre tutte le altre regioni hanno registrato cali, fino al 31%.
Sull’intero anno, le capanne ticinesi, come detto, hanno beneficiato maggiormente delle condizioni meteorologiche favorevoli, nonostante alcune forti precipitazioni estive: a sud delle Alpi i pernottamenti sono aumentati del 16,3%. Anche i rifugi dell’Oberland bernese hanno registrato una progressione del 4,5% mentre in tutte le altre regioni vi è stato un calo (nei Grigioni del 3,0%).
Sud delle Alpi favorito dalla meteorologia
Sempre a sud delle Alpi è la capanna Alzasca, in Valle Maggia, ad aver fatto segnare l’incremento più forte di pernottamenti (+29,2%), a 1’887. La capanna in cui più escursionisti hanno trascorso la notte è stata però quella di Cadlimo, in alta Leventina (4’360 notti, +18,4%).
I dati, in controtendenza con quelli cantonali, sono in crescita anche nel Grigioni italiano: alla capanna l’Albigna, in Bregaglia, la progressione è stata del 18,8%, a 4’478; a quella del Forno, pure in Bregaglia, del 10,6%, a 2’766; al rifugio Saoseo (Val da Camp, Valposchiavo) del 13,4% a 2’447.
La statistica pubblicata mercoledì non contempla sei rifugi, chiusi o distrutti da valanghe come la Capanna di Sciora, nell’alta Val Bondasca (GR). Il settore è chiuso per gli escursionisti dalla frana del Pizzo Cengalo (GR) dell’agosto del 2017.
Alain Berset al Consiglio d’Europa: “Dobbiamo far rifiorire la democrazia”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Dobbiamo far rifiorire la democrazia": lo ha affermato il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi membri in Lussemburgo.
Il Consiglio federale approva il lavoro ridotto per 18 mesi anche dopo l’estate
Questo contenuto è stato pubblicato al
La durata massima dell'indennità per lavoro ridotto verrà prolungata nuovamente da 12 a 18 mesi anche dopo l'estate.
Flop milionario di Giacometti offusca asta Sotheby’s
Questo contenuto è stato pubblicato al
Annunciata come star della vendita all'asta di Sotheby's a New York, la scultura "Grande tête mince" non ha trovato compratori martedì 13 maggio a New York.
Ginevra, un uomo armato è stato abbattuto da un poliziotto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Martedì intorno alle ore 14:00, un intervento della polizia nel quartiere Les Pâquis di Ginevra si è concluso con la morte di un uomo, colpito da quattro proiettili esplosi da un agente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'erede di Amag, Martin Haefner, donerà 30 milioni di franchi al Kunsthaus di Zurigo per creare una nuova fondazione destinata all'organizzazione di mostre di "fama internazionale".
Per il TAF la riduzione dei bonus dei quadri di Credit Suisse è stata illegittima
Questo contenuto è stato pubblicato al
La riduzione o l'annullamento dei bonus disposti dal Dipartimento federale delle finanze (DFF) per i tre massimi livelli di Credit Suisse era illegittima. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha accolto il ricorso congiunto di dodici parti interessate.
Il clima di lavoro è più importante dello stipendio per la popolazione svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per i lavoratori svizzeri l'atmosfera sul luogo di impiego è più importante dello stipendio: è la conclusione di uno studio pubblicato mercoledì da Swissstaffing, associazione di agenzie di reclutamento di personale, in collaborazione con l'istituto di ricerca Gfs-zürich.
Accoltellamento di Berikon, “epilogo drammatico di un conflitto”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La tragedia avvenuta a Berikon (canton Argovia), dove domenica una 15enne è stata presumibilmente uccisa da una 14enne, rappresenta un caso unico in Svizzera, e si può ipotizzare che sia l'epilogo drammatico di una disputa che si protraeva da tempo.
Migros riceve 60’000 firme contro gli alimenti OGM
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre 60'000 consumatori e consumatrici hanno inviato una lettera di protesta alla Migros chiedendo che l'azienda si ritiri dall'associazione "Sorten für Morgen" ("Varietà di domani"), che si impegna in favore dell'ingegneria genetica.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Lana, una tradizione tessile che vuol tornare a vivere sulle Alpi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dalla tosatura allo scaffale: sei Paesi alpini cercano di riportare in vita la filiera della lana all'insegna di sostenibilità e innovazione.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.