Nel 2023 la Posta svizzera ha realizzato un utile di 254 milioni di franchi, in calo di 41 milioni rispetto all'anno precedente, quando il dato era già diminuito di un terzo.
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tvsvizzera.it/mrj xon Keystone-ATS
Anche lo scorso anno la Posta ha visto un calo dei suoi utili: il 2023 si è chiuso con 254 milioni di franchi (-41 milioni rispetto al 2022 e -203 milioni rispetto al 2021). Ancora una volta il “gigante giallo” attribuisce la tendenza al calo dei volumi di lettere e pacchi e alla diminuzione del traffico dei pagamenti.
Il risultato è “in linea con le aspettative”, si legge in un comunicato diramato giovedì mattina all’inizio della conferenza stampa annuale del gruppo di proprietà della Confederazione, che sottolinea anche il peggioramento delle condizioni quadro in seguito al contesto inflazionistico.
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Levrat: “Serve più libertà”
La Posta ha bisogno di “più libertà” per svolgere la sua missione, ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione Christian Levrat. A suo avviso è necessario adeguare il quadro legale. “C’è una certa urgenza”, ha detto l’ex presidente del partito socialista svizzero. Di fronte alle sfide attuali, in particolare nel campo della digitalizzazione, “abbiamo preso provvedimenti per sviluppare le prime risposte, ma non basta”. La Posta, ha detto, ha bisogno di un intervento politico per avere più margine di manovra. L’ex consigliere agli Stati friburghese ha citato i temi dell’identità elettronica, della cartella elettronica del paziente e dell’e-voting.
Anche il direttore generale Roberto Cirillo ha sottolineato le “difficili condizioni normative” della Posta. “Non vogliamo trasformarci in un museo, ma costruire la Posta di domani”, ha detto il ticinese.
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