Il Tribunale penale federale a Bellinzona.
Keystone / Ti-Press / Samuel Golay
Per la Procura federale il presunto militante dello Stato Islamico (ISIS), la cui domanda d'asilo in Svizzera era stata respinta, progettava un attentato in Francia.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Keystone-ATS
Sostegno e partecipazione al gruppo terroristico vietato Stato islamico (ISIS). È l’accusa principale promossa dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) presso il Tribunale penale federale di Bellinzona nei confronti di un cittadino algerino di 51 anni, che si trova attualmente in carcere.
L’uomo, spiega un comunicato del MPC, avrebbe cercato di recarsi dall’Algeria in Siria, passando dalla Turchia, per unirsi all’ISIS come combattente. Non essendo riuscito nel suo intento avrebbe viaggiato dalla Turchia verso l’Europa e la Svizzera per mettersi in contatto con altri membri e sostenitori dello Stato islamico.
Dopo essere giunto nella Confederazione nel dicembre 2021, l’uomo ha presentato una domanda di asilo, che è stata successivamente respinta. All’algerino è stato ordinato di lasciare la Svizzera.
Poco dopo – nel marzo 2022 – è stato arrestato su ordine del MPC e posto in carcerazione preventiva. Dalla fine del 2023 sta scontando anticipatamente la pena.
L’algerino avrebbe pianificato a nome dell’ISIS un attentato terroristico in Europa, considerando la Francia come possibile obiettivo. L’imputato era anche in possesso di rappresentazioni di atti di cruda violenza.
Il MPC accusa inoltre l’imputato di indottrinamento di diverse persone all’ideologia dell’ISIS. Avrebbe mandando, tramite i suoi profili Facebook, oltre 100 video, foto e messaggi inneggianti al gruppo terroristico. È inoltre accusato di aver avuto conversazioni via chat con diverse persone a questo proposito.
Formalmente, l’algerino è accusato di violazione dell’articolo 2 della legge federale che vieta i gruppi “Al-Qaïda” e “Stato islamico” nonché le organizzazioni associate, di partecipazione a un’organizzazione terroristica (articolo 260ter del codice penale) e di rappresentazioni di atti di cruda violenza (articolo 135).
Coop e Migros fra i primi 50 dettaglianti al mondo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Coop e Migros figurano fra le prime 50 aziende al mondo attive nel commercio al dettaglio e stanno guadagnano posizioni.
Una commissione valuta l’estensione dell’obbligo di servire anche per le donne
Questo contenuto è stato pubblicato al
La commissione competente del Consiglio degli Stati respinge l’idea di un servizio cittadino obbligatorio, ma valuta un controprogetto che introdurrebbe l’obbligo di servire nella sicurezza anche per le donne.
BYD sbarca in Svizzera, con punti vendita anche a Lugano e Bellinzona
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il marchio automobilistico cinese BYD entra ufficialmente nel mercato svizzero: oggi e domani si tiene una manifestazione per il lancio del marchio a Spreitenbach, nel canton Argovia.
Parte la raccolta di firme per un congedo parentale di 18 settimane
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fautori di un congedo di 18 settimane per ogni genitore alla nascita di un figlio avranno tempo fino a inizio ottobre 2026 per raccogliere le 100'000 firme necessarie alla riuscita della loro iniziativa popolare "Società ed economia forti grazie al congedo parentale (Iniziativa per un congedo familiare)".
Primo aprile, i pesci non sono mancati nemmeno quest’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come ogni anno, i giornali e le istituzioni svizzere non hanno resistito alla tentazione del primo aprile: ecco alcune informazioni che potrebbero essere vere, ma che probabilmente sono scherzi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti è stato il CEO che ha guadagnato di più l'anno scorso, tra quelli delle maggiori banche in Europa.
“Basta con gli insulti anonimi”: verso un’iniziativa popolare
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Basta con gli insulti anonimi": è il titolo di un'iniziativa popolare che il media alternativo Infosperber intende lanciare per porre fine alle offese illegali in rete, una piaga contro cui a suo avviso non viene fatto abbastanza.
Oltre un quarto di fedeli cattolici pensa di lasciare la Chiesa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Chiesa cattolica ha una cattiva reputazione nella Svizzera tedesca e il 27% dei suoi membri ha già pensato di abbandonarla. Per quanto riguarda i riformati, la quota è del 21%. È quanto emerge da un sondaggio condotto dall'istituto di ricerca Sotomo.
La stagione invernale è andata bene, pernottamenti aumentati del 2%
Questo contenuto è stato pubblicato al
Grazie a buone condizioni di innevamento e a un massiccio afflusso di ospiti stranieri la stagione invernale dovrebbe essersi conclusa bene in Svizzera.
I patrimoni russi bloccati in Svizzera sono aumentati di 1,6 miliardi di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Rispetto all'aprile 2024, il valore degli averi russi riconducibili a privati o società bloccati in seguito all'invasione dell'Ucraina sono aumentati di 1,6 miliardi di franchi per attestarsi a 7,4 miliardi al 31 marzo.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Procura federale, preoccupano terrorismo e cybercriminalità
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il procuratore generale Stefan Blättler prevede un ulteriore incremento del numero di procedimenti per terrorismo e della cybercriminalità e chiede alla politica che le autorità giudiziarie vengano dotate di "strumenti al passo con i tempi".
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.