La televisione svizzera per l’Italia

Abbandonare X o restarci? La Berna federale si interroga

Elizabeth Baume-Schneide
La consigliera federale Elizabeth Baume-Schneider ha deciso di abbandonare la piattaforma X. Keystone-SDA

Dopo l'addio alla rete sociale X (ex Twitter) deciso dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider nella Berna federale i politici si interrogano: bisogna restare nella piattaforma di Elon Musk oppure abbandonarla?

La domanda viene posta mercoledì dal quotidiano romando Le Temps, che ha cercato una risposta fra gli esponenti di vari partiti.

“X è profondamente cambiato. Questa piattaforma non corrisponde alla cultura del dibattito alla quale desidero partecipare. Ho quindi deciso di abbandonarla. Invito i miei follower a raggiungermi su Instagram!”, ha scritto Baume-Schneider il 31 ottobre.

Dai suoi detrattori, Musk – che nel frattempo è stato nominato da Donald Trump come responsabile del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa – viene accusato di aver modificato la rete sociale acquistata come Twitter nell’ottobre 2002 (il cambio del nome è stato effettuato nel luglio 2023). L’obbiettivo sarebbe di far sì che i contenuti vicini alle sue posizioni ideologiche siano favoriti dagli algoritmi e quindi più visibili.

L’esempio di Baume-Schneider potrebbe essere seguito dal collega di partito e di governo Beat Jans. In dichiarazioni rilasciate al SonntagsBlick il 60enne dice di “trovare difficile” sostenere X, in quanto “diffonde falsità e odio, contribuendo alle divisioni nella società”. Per questo motivo l’ex consigliere di Stato basilese sta lavorando con la Cancelleria federale per trovare modi alternativi di comunicazione.

Nulla al momento fa pensare che gli altri consiglieri federali, tutti appartenenti a partiti borghesi, seguiranno le orme del duo socialista. Un giro d’orizzonte effettuato da Le Temps permette di stabilire che Guy Parmelin (Unione democratica di centro – UDC, destra conservatrice), Ignazio Cassis (Partito liberale radicale – PLR, destra) e Viola Amherd (Centro) vogliono rimanere al momento sulla piattaforma, mentre Albert Rösti (UDC) e Karin Keller-Sutter (PLR) non hanno un conto personale.

“Una piattaforma di comunicazione fondamentale in situazione di crisi”

“In diplomazia oggi X è e rimane la piattaforma di riferimento”, afferma Nicolas Bideau, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in dichiarazioni al quotidiano. “È essenziale per una comunicazione efficace in situazioni di crisi e per tutti i temi di attualità, offrendo un livello di reattività e visibilità cruciale per raggiungere i pubblici chiave – ministri, governi, politici, media – che si aspettano una reazione rapida su argomenti sensibili”.

Oltre a queste scelte individuali, i sette dipartimenti federali continuano a mantenere un account su X, compreso il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di Baume-Schneider. I funzionari si affidano a questo canale per diffondere informazioni sulle loro attività e progetti. Inoltre, la Cancelleria federale gestisce due account in nome del Consiglio federale, uno per la Svizzera nelle principali lingue ufficiali e l’altro in inglese per il pubblico straniero.

Il dibattito su X interessa naturalmente anche i parlamentari. “Elon Musk e la sua strumentalizzazione della rete sono famigerati, ma questo non significa che dobbiamo abbandonare X in modo assoluto”, argomenta il consigliere nazionale Roger Nordmann (PS/VD). “Se lo si fa, si corre il rischio di rimanere nella propria bolla e non si possono tenere dibattiti solo con chi ci fa comodo”, spiega alla testata romanda. A suo avviso abbandonando X non se ne diminuisce il potere. Per l’ex capogruppo socialista comunque “si è di fronte a un vero dilemma a una grande preoccupazione: se l’informazione è a tal punto telecomandata il funzionamento della democrazia ne risente gravemente”.

Il collega del Nazionale Philippe Nantermod (PLR/VD) si schiera a favore della permanenza su X, sottolineando l’ampiezza dell’utenza che si riesce a raggiungere. “È diventato uno dei canali di comunicazione più importanti al mondo, guadagnando visibilità fin dalla sua nascita. Almeno, a differenza di molti altri social, la politica non è scomparsa da X”, afferma in un colloquio con Le Temps. “Non dobbiamo impedire dibattiti vivaci e animati”, conclude.

Attualità

centrale di beznau

Altri sviluppi

La centrale nucleare di Beznau spegne un reattore a causa del calore

Questo contenuto è stato pubblicato al La centrale nucleare di Beznau, nel cantone di Argovia, ha spento uno dei due reattori a causa del calore. Lo ha indicato oggi il gestore Axpo, aggiungendo che il secondo blocco funziona con una potenza del 50%.

Di più La centrale nucleare di Beznau spegne un reattore a causa del calore
test covid

Altri sviluppi

Il Governo elvetico rivede completamente il piano pandemico

Questo contenuto è stato pubblicato al Il governo federale ha rivisto completamente il piano pandemico alla luce dell'esperienza con il coronavirus. L'attenzione non è più rivolta all'influenza; il nuovo piano si concentra pienamente su tutte le possibili pandemie e serve per prepararsi a minacce future.

Di più Il Governo elvetico rivede completamente il piano pandemico
riva del lago di ginevra

Altri sviluppi

Sarà chiusa la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation

Questo contenuto è stato pubblicato al La sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation sarà sciolta per il mancato rispetto di obblighi legali. Registrata in Svizzera a inizio anno, la filiale non è mai stata operativa. La decisione arriva tra forti critiche internazionali alla fondazione per la gestione degli aiuti a Gaza.

Di più Sarà chiusa la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation
il dimissionario capo dell'esercito Thomas Süssli

Altri sviluppi

Il capo dell’esercito svizzero rinuncerebbe ad alcuni F-35

Questo contenuto è stato pubblicato al L'esercito ha bisogno esattamente degli F-35 e, in caso di bisogno, si potrebbe ridurre la quantità di aerei acquistati. È quanto ha dichiarato il dimissionario capo dell'esercito Thomas Süssli in un'intervista rilasciata alla Radio SRF.

Di più Il capo dell’esercito svizzero rinuncerebbe ad alcuni F-35
insegna janssen

Altri sviluppi

Janssen studia la chiusura del suo sito bernese, a rischio in 300

Questo contenuto è stato pubblicato al L'azienda produttrice di vaccini Janssen sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di Berna-Bümpliz. Ieri ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative: la misura potrebbe avere ripercussioni su 300 persone.

Di più Janssen studia la chiusura del suo sito bernese, a rischio in 300
il Tribunale distrettuale di Bremgarten

Altri sviluppi

Condannati a 10 anni di carcere due genitori che uccisero la figlioletta disabile

Questo contenuto è stato pubblicato al Dieci anni di carcere ed espulsione dal Paese per omicidio intenzionale e tentato omicidio: è la pena inflitta dal Tribunale cantonale di Argovia a una coppia di genitori che nel 2020 uccise la figlia di 3 anni gravemente disabile a Hägglingen (AG).

Di più Condannati a 10 anni di carcere due genitori che uccisero la figlioletta disabile
la fan zone a berna

Altri sviluppi

Inizia la festa degli europei femminili

Questo contenuto è stato pubblicato al In diverse città svizzere è ufficialmente iniziata la febbre per gli europei femminili di calcio, con i tifosi che si sono riversati nelle fan zone, accompagnati da temperature decisamente estive.

Di più Inizia la festa degli europei femminili
gamba ingessata di donna con smalto rosso appoggiata su un cuscino verde

Altri sviluppi

Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero

Questo contenuto è stato pubblicato al Lo scorso anno in Svizzera il numero degli infortuni è lievemente salito rispetto all'anno precedente, a 908'313 (+0,7%). Mentre gli incidenti e le malattie professionali sono nuovamente diminuiti, gli infortuni nel tempo libero sono cresciuti.

Di più Nel 2024 in Svizzera meno infortuni sul lavoro, ma di più nel tempo libero

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR