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"Uber da fermare subito!"

Nuove manifestazioni nelle città dove il servizio è attivo; "concorrenza sleale e fuorilegge"

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 maggio 2016

L'Unione nazionale dei taxisti, che rimprovera all'azienda statunitense di non rispettare le leggi, chiede che Uber cessi da subito la sua attività in Svizzera. Azioni di protesta sono state organizzate a Basilea, Ginevra, Losanna e Zurigo, le città dove il servizio di trasporto alternativo è attivo.

Alla società concorrente si rimprovera di realizzare guadagni su ogni singolo viaggio senza assumersi alcuna responsabilità. Ad esempio non versa i contributi sociali e non si preoccupa della sicurezza dei clienti. La si accusa perciò d'incitamento al lavoro in nero e di trasporto illegale di persone.

Dal suo sbarco nel canton Zurigo, il fatturato realizzato dai conducenti di auto pubbliche con regolare licenza è calato del 50% e probabilmente non molto diversa è la situazione sulle altre piazze.

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