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Vaccini, pioggia di sospensioni per AstraZeneca

Dubbi serpeggiano sul preparato anglosvedese. Keystone / Matthias Bein

Italia, Francia e Germania hanno annunciato oggi la sospensione in via precauzionale del vaccino AstraZeneca (domenica Irlanda e Paesi Bassi avevano preso un'analoga decisione).

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 marzo 2021 minuti
tvsvizzera/ats/afp/spal con RSI (TG del 15.3.2021)

Alcuni episodi di trombosi hanno indotto le autorità sanitarie nazionali ad avviare approfondimenti per cercare di capire se vi sia una correlazione tra l'inoculazione del preparato anglosvedese e la manifestazione di effetti indesiderati in un numero assai ridotto di pazienti.

In ogni caso Roma, Parigi e Berlino attendono che sulla questione si pronunci l'agenzia europea per i medicinali Ema, che in serata ha comunicato una riunione straordinaria per giovedì.

Berna, che non ha ancora dato il via libera all'omologazione di AstraZeneca, ha precisato che la sua strategia consiste nel privilegiare i vaccini a Rna come Pfizer/Biontech, Moderna e Curevac.

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Regno Unito e Università di Oxford insistono

Intanto il premier inglese Boris Johnson ha voluto ribadire che il siero è sicuro ed efficace e che il Regno Unito, dove oltre undici milioni di persone sono state vaccinate con AstraZeneca, "andrà avanti con fiducia e a grande velocità" nelle somministrazioni.

Da parte sua Anthony Harnden, immunologo dell'Università di Oxford che ha collaborato nella messa a punto del siero, ha osservato che "non esiste alcuna differenza dimostrabile" nel numero dei casi di trombosi tra gli oltre undici milioni di vaccinati e il resto della popolazione del Regno Unito dove, ha ricordato il ricercatore, si verificano naturalmente tremila episodi di questa patologia ogni anno.

I dati in nostro possesso, ha concluso Anthony Harnden, confermano che i rischi di non vaccinarsi contro il Covid-19 "sovrastano" in misura gigantesca quelli dei potenziali effetti collaterali legati all'assunzione del siero, come di qualunque altro farmaco.

Meno efficace con le varianti

Sempre nelle stesse ore però dall'Ema è giunta una parziale bocciatura di AstraZeneca nel contrasto delle varianti del Sars-cov2. In base ai primi studi è emerso che i vaccini che utilizzano la tecnologia Rna messaggero (Moderna e Pfizer/Biontech) e il preparato Johnson&Johnson sono risultati molto efficaci contro le nuove mutazioni mentre il prodotto immunizzante anglosvedese non garantisce una buona copertura contro la variante sudafricana. L'Ema indica tuttavia che i risultati riguardanti AstraZenca si riferiscono a un'indagine molto circoscritta e per questo motivo saranno più affidabili ulteriori studi.

Il commento di Alessandro Ceschi (EOC):

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