“La Groenlandia non è in vendita”
Donald Trump avrebbe a più riprese espresso l'idea che il suo paese acquisti la Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca. Lo riporta il Wall Street Journal. Il presidente americano si sarebbe informato "ripetutamente" con i suoi collaboratori su questa possibilità.
Due persone che hanno voluto mantenere l’anonimato hanno affermato al quotidiano Collegamento esternoche Trump ha perfino chiesto all’avvocato della Casa Bianca di esplorare l’idea.
Il suo interesse sarebbe legato alle risorse naturali e all’importanza geopolitica dell’isola. A suscitare la curiosità di Trump sarebbe stato un suo collaboratore durante una cena la scorsa primavera. Questi gli avrebbe detto che la Danimarca fa fatica a finanziare il sussidio – per l’equivalente di circa 457 milioni di euro – che ogni anno invia al territorio, prima di suggerirgli che gli Stati uniti dovrebbero comprarlo. “Cosa ne pensate?”, avrebbe chiesto a quel punto Trump sempre secondo il Wall Street Journal: “Pensate che funzionerebbe?”.
Da allora, prosegue il giornale, il presidente ha parlato della prospettiva di acquistare la Groenlandia in numerose occasioni. Alcuni suoi consiglieri si sarebbero detti favorevoli, sottolineando i vantaggi economici di una tale operazione, che inoltre – ritengono – lascerebbe un’eredità simile a quella dell’acquisto americano dell’Alaska dalla Russia nel 1867.
Già nel 1946 Harry Truman propose alla Danimarca di comprare la Groenlandia per 100 milioni di dollari, ma la sua offerta venne rifiutata.
Anche quella di Trump non sembra essere allettante per i diretti interessati. “Siamo aperti al business, non in vendita”, si legge in un tweet il ministero degli esteri groenlandese.
“Sicuramente la Groenlandia non è in vendita. Abbiamo un buon rapporto di collaborazione consigli Stati Uniti e riteniamo che questo sia un segno di un ancor più grande interesse ad investire nel nostro paese e nelle possibilità che può offrire”, ha dichiarato Steve Sandgreen, segretario del premier del territorio autonomo Kim Kielsen, citato dal Wall Street Journal. “A causa della natura non ufficiale della notizia, il governo della Groenlandia non farà ulteriori commenti”.
Sull’isola, gli Stati Uniti sono stati presenti nel tempo con alcune stazioni meteo ed alcune postazioni militari risalenti alla seconda guerra mondiale. Attualmente c’è una grande base militare, la Thule Air Base, che rappresenta l’installazione militare americana più a nord, non lontano dal Circolo Polare Artico.
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