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Marsiglia, dopo il crollo, la polemica

Ancora sette persone risultavano disperse il giorno dopo il crollo di alcuni edifici nel centro di Marsiglia, dalle cui macerie sono stati estratti martedì due corpi senza vita. E mentre si cercano altre vittime, si accende la polemica sulle cause che hanno portato alla tragedia.

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Alle 9:00 del mattino di lunedì due edifici nel quartiere, centralissimo, di Noailles, a due passi dal Vieux-Port, sono crollati. Due passanti sono rimasti feriti ma i soccorsi e proseguono tuttora per cercare delle persone rimaste bloccate sotto alle macerie.

Il corpo senza vita di un uomo è stato estratto martedì mattina, un secondo cadavere nel primo pomeriggio. Secondo le autorità sotto i detriti sarebbero rimaste delle persone. Uno dei due edifici sbriciolatosi era stato dichiarato inagibile per pericolo crolli una decina di giorni fa. L’altro, invece, era abitato da cinque persone, oltre alle quali si teme possano esserci stati tre invitati.

I pompieri martedì sera hanno abbattuto parte di una terza palazzina adiacente alle altre due che rischiava di crollare. I palazzi vicini sono stati evacuati.

Non sono ancora chiare le cause del crollo ma il Municipio ha indicato che “il drammatico incidente potrebbe essere dovuto alle forti piogge che si sono abbattute sulla città in questi giorni”.

Una spiegazione che non convince, e che ha portato molti a puntare il dito contro i mancati interventi delle autorità per risolvere un problema molto più ampio. 

“Crollano le case dei poveri, e non è una coincidenza”, ha osservato il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, elletto nel collegio di Marsiglia durante le ultime elezioni politiche.  

La città ha iniziato nel 2011 un vasto piano di riqualificazione del centro città, ma senza poter davvero rimediare ai problemi. Secondo un rapporto consegnato al governo nel 2015, gli alloggi inappropriati minacciano la salute e la sicurezza di 100’000 abitanti nella sola Marsiglia. 

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