Sale la tensione al confine indo-cinese
Diversi soldati indiani e cinesi sono rimasti uccisi in uno scontro avvenuto nel Ladakh, nella zona di confine contesa tra i due Stati.
Era da 45 anni che i due paesi più popolosi al mondo non si affrontavano in una scaramuccia mortale. Quattro soldati avevano perso la vita nell’Arunachal Pradesh e da allora non vi erano più stati scambi di tiri.
La tensione lungo questo confine conteso è però salita nelle ultime settimane e lunedì sera nel Ladhak, nella valle di Galwan, è scoppiato uno scontro durante il quale sono morti 20 soldati indiani, stando a quanto annunciato dalle autorità di New Dehli. La Cina non ha pubblicamente annunciato delle vittime, ma secondo quanto scritto su Twitter dal caporedattore del giornale cinese Global Times vi sarebbero dei morti anche tra le truppe di Pechino.
Negli scontri non sarebbero state usate armi da fuoco, ma ci sarebbe stato un violento combattimento corpo a corpo.
La Cina ha accusato l’esercito indiano di aver “gravemente violato il consenso bilaterale, attraversando il confine per due volte, prima di impegnarsi in attività illegali e di provocare e attaccare i soldati cinesi, con il risultato di un grave scontro fisico”.
Il ministero degli esteri indiano ha replicato attribuendo la responsabilità dell’accaduto alla Cina, che vorrebbe cercare di “cambiare unilateralmente lo statu quo” alla frontiera.
Il servizio del TG:
Acqua sul fuoco
Dopo l’incidente, i ministri degli esteri dei due paesi hanno avuto un colloquio telefonico e si sono detti d’accordo sulla necessità di “calmare le tensioni” il prima possibile.
Da inizio maggio, le due potenze nucleari hanno dispiegato migliaia di soldati lungo il confine, soprattutto nel Ladakh.
Da anni, i due paesi hanno diverse dispute territoriali in queste regioni dell’Himalaya, ma negli ultimi tempi i faccia-a-faccia tra i due eserciti sono diventati più frequenti.
Nel 1962, Cina e India si erano invece affrontate in campo aperto per poco più di un mese per il controllo di queste aree montane.
L’India, malgrado il sostegno americano, uscì sconfitta dalla guerra, e perse l’Aksai Chin, regione del Kashmir.
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 17.6.2020)
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