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Marijuana ricreativa legale, inizia la vendita in Canada

Dopo un secolo di divieto, il Canada è diventato mercoledì il primo paese del G7 a legalizzare il consumo di marijuana a scopo ricreativo, una riforma storica e attesa nel paese, tanto dai consumatori quanto dai mercati borsistici, euforici per le opportunità che il commercio della cannabis offre.

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A mezzanotte in punto della scorsa mezzanotte, a San Giovanni di Terranova, Ian Power è stato il primo acquirente di “marijuana legale” in un negozio “Tweed”. 

Dopo di lui decine di persone che si erano messe in fila sfidando il freddo hanno fatto lo stesso, inaugurando un commercio che si preannuncia fiorente. 

Tre anni dopo le elezioni, il governo di Justin Trudeau ha realizzato uno dei suoi propositi più simbolici. Il Canada è diventato, dopo l’Uruguay, il secondo paese al mondo a legalizzare l’uso di cannabis a scopo ricreativo. 

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Anche in otto Stati negli USA e nella capitale Washington D.C, il consumo e la vendita a scopo ricreativo sono permessi, ma a livello federale restano illegali. 

In Europa alcuni paesi, come Olanda e Spagna, hanno depenalizzato la possessione e il consumo, oppure legalizzato la cannabis a scopo terapeutico. In Svizzera è commercializzabile marijuana con al massimo l’1% del principio attivo Thc. 

Autonomia

In Canada la misura introdotta dal governo Trudeau verrà osservata attentamente. Sia dall’estero che dai cittadini canadesi, che saranno chiamati alle urne per delle legislative incerte tra un anno. 

Ogni regione può organizzare come meglio crede questo mercato, valutato a 6 miliardi di dollari canadesi all’anno (circa 4 miliardi di euro).

In Quebec, i negozi statali della Sqdc (Société québécoise du cannabis) apriranno alle 10:00 di mercoledì (15:00 ora svizzera). Per ora sono solo 12, ma si prevede ve ne saranno 150 entro tre anni. Nella provincia di Alberta e in quella di Manitoba, invece, questo mercato è stato liberalizzato e mercoledì saranno inaugurati i primi negozi privati. 

“Sono almeno due anni che lavoriamo con i governi provinciali”, ha affermato Trudeau, sottolineando come la legalizzazione permetterà di limitare l’accesso alla marijuana ai minori e di togliere soldi alle organizzazioni criminali.

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Borse euforiche

Il 17 ottobre 2018 resterà una giornata storica nel paese. Decine di feste sono state organizzate dal Pacifico all’Atlantico, in particolare a Toronto e a Montréal. 

A festeggiare, oltre ai consumatori di cannabis, ci sono però anche le borse. Nella borsa di Toronto miliardi di dollari sono stati investiti nell’industria della canapa negli ultimi mesi. Il leader del mercato, Canopy Growth, ha guadagnato il 448% in un anno e valeva martedì sera 13,88 miliardi di dollari. 

Mercato nero, la lotta sarà ancora lunga

Secondo le statistiche ufficiali, 16% della popolazione canadese ha fumato cannabis nel 2017. Si tratta di 773 tonnellate di marijuana prodotta illegalmente e spacciata sul mercato nero. 

I 120 produttori “legali” attuali non riusciranno a soddisfare la domanda nell’immediato, ma secondo Bill Blair, ministro incaricato della lotta al crimine organizzato, il 25% del mercato nero per questa sostanza sarà distrutto entro la fine dell’anno. Per debellarlo completamente, indica il ministro della giustizia, ci vorranno almeno quattro anni. 


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