Appello dell’UE per un’uscita coordinata dal confinamento
Serve un approccio coordinato per uscire dal confinamento, condizione indispensabile per rilanciare l'economia senza mettere in pericolo la salute delle persone. Lo ritiene l'Unione Europea che ha inviato delle linee guida agli stati membri, alcuni dei quali hanno già iniziato ad allentare le misure introdotte per frenare la pandemia di coronavirus.
Sono linee guidaCollegamento esterno “ispirate dal buon senso e dai dati scientifici” che dovrebbero permettere un’uscita ordinata, “progressiva e non identica, ma simile, nei diversi Paesi”, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
“Non è un segnale di via libera alla revoca delle misure a partire da ora”, ha sottolineato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
L’inizio della pandemia aveva dato luogo all’introduzione di misure nazionali in ordine sparso e di varia entità, dalla chiusura delle frontiere o della decisione di alcuni Paesi, come Francia e Germania, di proibire l’esportazione di materiale sanitario di protezione.
Nel documento congiunto della Commissione e del Consiglio europei si chiede agli Stati membri di notificare in anticipo il proprio piano di revoca delle misure, sottolineando che “l’assenza di coordinazione potrebbe avere degli effetti negativi per tutti i Paesi e portare ad attriti politici”.
Bruxelles ha inoltre comunicato che organizzerà il 4 maggio una conferenza dei donatori per finanziare la ricerca di un vaccino contro il coronavirus. La spesa per una tale ricerca è stimata a 8 miliardi di dollari.
Tre condizioni
Per capire quando è il momento opportuno per dichiarare l’uscita dal confinamento devono essere soddisfatte tre condizioni: un abbassamento prolungato della propagazione del virus, un sistema sanitario preparato ad affrontare un nuovo rialzo dei contagi dopo la revoca delle misure e la possibilità di effettuare un numero sufficiente di test di depistaggio.
Ancora una volta l’esecutivo insiste sulla coordinazione tra Stati membri al fine di proteggere, oltre che la salute della popolazione, anche il mercato unico europeo.
Le misure di sostegno all’economia, fortemente influenzate dalle misure di confinamento, sono già costate all’UE 3’000 miliardi di euro, ha detto Von der Leyen.
La Commissione europea intende inoltre presentare un budget rivisto per il periodo 2021-2027, base di un immenso piano di rilancio che si aggiungerà alle misure economiche già prese.
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