I Gilet gialli non accettano le proposte del governo
I portavoce dei Gilet gialli non accettano l'offerta di moratoria su tre aumenti di tasse annunciata dal governo come gesto per evitare ulteriori proteste.
Questo contenuto è stato pubblicato il 04 dicembre 2018 - 22:08Eric Drouet, da molti considerato l'iniziatore del movimento, ha dichiarato che sabato manifesterà di nuovo: "È l'unico modo per mostrare che la maggior parte dei gilet gialli non è assolutamente d'accordo con le misure annunciate, e che continueremo fin quando non ci sarà un vero cambiamento".
Moratoria
In giornata il primo ministro aveva detto che "Bisognerebbe essere sordi o ciechi per non vedere o sentire la collera dei francesi, ne misuro la forza e la gravità". Aveva poi aggiunto che "Nessuna tassa merita di mettere in pericolo l'unità della nazione", confermando la moratoria di 6 mesi dell'aumento delle tasse sul carburante e appellandosi allo stop delle violenze. Oltre alla moratoria sulle tasse del carburante, le "tariffe di elettricità e gas non aumenteranno questo inverno", ha poi aggiunto il premier Philippe.
Il movimento ha semplicemente risposto che una moratoria non basta. Bisogna eliminare tout court l'aumento delle tasse annunciate.
Proteste i liceali sulla scia dei gilet gialli
Licei occupati, blocchi, manifestazioni e incidenti: in tutta la Francia l'ondata di proteste degli studenti delle superiori è esplosa negli ultimi giorni e anche martedì ha fatto registrare gravi tensioni.
I principali collettivi hanno dato appuntamento a una giornata di mobilitazione generale per martedì prossimo, sulla scia del movimento dei gilet gialli.
Gli studenti, da lunedì, sono tornati a protestare chiedendo la soppressione di diverse riforme nell'Educazione nazionale ed esprimendo gravi timori per il proprio futuro.
In particolare, sono nel mirino della protesta le riforme del "bac", la maturità, e del liceo, oltre alla piattaforma di accesso agli studi superiori Parcoursup, tutte riforme che i liceali ritengono vadano a rafforzare la selezione.
Incidenti si sono registrati davanti a diversi licei di Parigi e della regione Ile-de-France, dove lunedì 188 istituti avevano contestato il governo, diverse le barricate e le auto incendiate. Disordini anche a Marsiglia, con 23 licei bloccati, e Tolosa, dove un incendio ha danneggiato l'ingresso di un liceo a Blagnac, in banlieue.
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