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L'Isis cacciato dall'ultimo suo bastione in Siria

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Questo contenuto è stato pubblicato il 23 marzo 2019 - 13:23
tvsvizzera/reuters/ats/spal con RSI (Tg del 23.3.2019)

Lo Stato Islamico (Isis) ha perso la sua ultima roccaforte in Siria a Baghuz, nella parte orientale del paese a ridosso della frontiera con l’Iraq.

Lo ha indicato sabato un portavoce delle Forze democratiche siriane, le truppe curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti. Per il momento non si hanno notizie sulla sorte dei combattenti jihadisti e del capo dell’autoproclamato Stato islamico Abu Bakr al Baghda. 

"Le Sdf dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto Califfato e la sconfitta territoriale al 100% dell'Isis", ha precisato l'armata curda. 

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Nel corso degli ultimi due mesi circa 60'000 persone sono fuggite dalla zona dei combattimenti, dopo aver passato settimane in condizioni disperate. Gli intensi bombardamenti che miravano a neutralizzare gli estremisti hanno ucciso numerosi civili, già messi a dura prova dalla fame.

La caduta di Baghuz conclude l’offensiva protrattasi per quattro anni contro l’Isis che è stata scacciata dai suoi bastioni. Gli estremisti continuano però a restare essere minacciosi con singoli attacchi sferrati dai loro covi situati nelle zone desertiche occidentali del paese.

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