La California continua a bruciare
I due "mostri" di fuoco che stanno flagellando la California hanno provocato la morte di una decina di persone e costretto altre centinaia di migliaia a lasciare le proprie case.
Nove persone sono state trovate morte nella California settentrionale vicino alla città di Paradise, dove 6’700 case sono state incenerite dal fuoco. I vigili del fuoco inizialmente si sono occupati esclusivamente di mettere in salvo gli abitanti. Gli idranti avrebbero fatto ben poco per arginare il rogo, il più distruttivo nella storia dello Stato da quando questi eventi vengono registrati.
Solo verso le 8:00 del mattino di sabato mattina (ora locale) le autorità hanno annunciato di avere un “certo controllo” delle fiamma. Oltre 3’000 pompieri sono impegnati nelle operazioni.
“È la realizzazione del peggiore degli scenari”, ha detto lo sceriffo della contea di Butte Kory Honea. “È quello che temevamo da tempo. Sfortunatamente, non tutti sono riusciti a mettersi in salvo”.
Circa 800 chilometri più a sud un altro enorme rogo estesosi per circa 15’000 ettari flagella la contea di Los Angeles. Qui il bilancio dei morti è di due persone. Sono minacciate 75’000 case e più di 200’000 persone hanno dovuto essere sfollate sabato.
Il rogo ha colpito anche l’esclusiva località di Malibu, e le abitazione di diverse celebrità, come Lady Gaga, o Cher, sono state interessate dal piano di evacuazione.
In un tweet il presidente statunitense Trump ha puntato il dito contro le autorità californiane secondo lui colpevoli di una lacunosa gestione delle foreste. “Si rimedi subito o basta con le sovvenzioni federali”, ha scritto.
Perché la California è teatro di incendi sempre più devastanti? La Radiotelevisione svizzera lo spiega nella seguente scheda.
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