I soldi nascosti in Svizzera costano il carcere a Hoeness
E Berlino non perde l'occasione per attaccare ancora la Confederazione e le sue banche
Questo contenuto è stato pubblicato il 14 marzo 2014
Non farà appello Uli Hoeness, dopo la condanna a 3 anni e sei mesi inflittagli ieri per aver evaso oltre 28 milioni di euro. Soldi che - l'ex presidente del Bayern Monaco e ex giocatore della nazionale tedesca - aveva depositato in Svizzera. E adesso Berlino torna all'attacco e chiede che le banche elvetiche siano obbligate a denunciare gli evasori. Il servizio del TG è di Valentina Cravero.
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