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Heysel, una tragedia annunciata

Trent'anni fa gli scontri nello stadio di Bruxelles prima della finale di Coppa Campioni Juventus-Liverpool che provocarono la morte di 39 tifosi. La diretta dell'epoca sulla TSI

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Esattamente 30 anni fa, la sera del 29 maggio 1985, si è consumata nel vecchio stadio Heysel di Bruxelles la tragedia che ha segnato il mondo del calcio europeo. Nella capitale belga Juventus e Liverpool si dovevano contendere il massimo trofeo continentale, la Coppa dei Campioni, antenata dell’attuale Champions League. Ma nelle quasi due ore che hanno preceduto l’incontro, l’impianto sportivo è stato teatro di scontri tra opposte tifoserie, che hanno provocato la morte di 39 persone (di cui 32 italiane) e il ferimento di altre 600, sotto gli occhi impotenti dell’impreparata polizia belga.

Nel settore Z dello stadio, in cui i sostenitori bianconeri si sono trovati inspiegabilmente in contatto con la tifoseria britannica, gli spettatori sono rimasti intrappolati nella calca formatasi sotto la spinta degli hooligans inglesi, finendo per restare schiacciati, calpestati o soffocati dagli stessi compagni, in preda al panico che si era impossessato della folla. Ad aggravare la situazione hanno poi contribuito il cedimento di un muro sotto la pressione del pubblico e gli agenti che hanno respinto a suon di manganellate i tifosi che cercavano una via di fuga verso il terreno di gioco.

Il tutto ripreso in diretta dalle televisioni di mezzo mondo, come la nostra TSI dai cui archivi abbiamo recuperato le immagini di quella triste sera, con il commento concitato di un incredulo Giuseppe Albertini. Oltre un’ora e mezza di diretta, dall’inizio degli scontri scoppiati poco dopo le 19, fino al calcio d’avvio della partita, posticipato intorno alle 21.40. Incontro che si è comunque disputato, come è stato poi successivamente spiegato, per motivi di ordine pubblico, tra un’indicibile tensione e la furia dei tifosi bianconeri per quanto avvenuto.

Nell’aprile 1989 14 ultrà inglesi furono condannati dalla giustizia belga per quei fatti a 3 anni di carcere (pena poi ridotta in appello) mentre altri 11 vennero assolti per mancanza di prove. Alla sbarra erano finiti anche l’UEFA, la municipalità di Bruxelles e il capo della gendarmeria, responsabile della sicurezza, ma solo quest’ultimo fu ritenuto colpevole e condannato a 9 mesi. Una sentenza che non venne però accolta con soddisfazione dai famigliari delle vittime e che non fece chiarezza su tutte le responsabilità, alla luce dell’imperizia mostrata degli organizzatori e dei titolari dell’ordine pubblico.

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La sentenza sull’Heysel

Per le squadre inglesi venne decretata una sospensione a tempo indeterminato dalle competizioni europee e con il pugno di ferro, impresso dallla premier Margaret Thatcher, venne sradicato il fenomeno della violenza negli stadi nel Regno Unito. Successivamente il caso volle che Liverpool e Juventus si reincontrassero nei quarti di finale della Champions League, nell’aprile del 2005. Sul doppio confronto, che per la cronaca venne vinto dagli inglesi, pesò il ricordo di quel triste 29 maggio 1985. Il servizio del TG del 5 aprile del 2005.

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TG 5.4.2005, di nuovo Juventus-Liverpool

La tragedia dell’Heysel venne rievocata anche in altri servizi dell’allora TSI, come era chiamata in precedenza l’emittente televisiva della Svizzera in lingua italiana. I due contributi video a distanza di 10 e 20 anni dalla finale del 1985.

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Heysel, il TG del 5.4.1995
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Heysel: il TG del 29.5.2005

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