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Inedita sconfitta per Erdogan

cartellone elettorale con erdogan
Istanbul e centinaia di altre località turche sono state tappezzate coi manifesti elettorali di Erdogan e dei candidati dell'AKP (nell'immagine Binali Yildirim). Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved

Il partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha perso le elezioni municipali nella capitale Ankara e sembra stia subendo una sconfitta anche ad Istanbul.

I risultati delle municipali turche rappresentano un vero e proprio smacco per Erdogan. Il presidente ha infatti partecipato molto attivamente a questo scrutinio locale, considerato da molti come un barometro della sua popolarità.

Il suo partito, l’AKP, arriva sì in testa su scala nazionale, conquistando il 51% dei voti. Tuttavia l’opposizione si è imposta in alcune grandi città, in particolare ad Ankara e ad Istanbul, dove Ekrem Imamoglu ha superato per una manciata di voti (48,79% contro il 48,51%) l’ex primo ministro Binali Yildirim. Entrambi i candidati hanno però annunciato la loro vittoria e la battaglia per la capitale economica rischia di protrarsi ancora a lungo. L’AKP ha del resto già annunciato che presenterà dei ricorsi alle autorità elettorali.

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Da ben un quarto di secolo, queste due città erano controllate dall’AKP e da suoi predecessori islamisti. Lo stesso Erdogan era stato sindaco di Istanbul.

Comunque vada, i risultati ottenuti dall’opposizione ad Ankara e a Istanbul sono degni di nota, soprattutto vista la visibilità mediatica di cui ha beneficiato l’AKP durante la campagna.

La situazione economica difficile in cui si trova il paese sembra aver giocato a sfavore di Erdogan e dei suoi.

Se dal 2002 l’AKP aveva potuto avvalersi della forte crescita economica, questa volta ha dovuto fare i conti con la prima recessione in dieci anni, un’inflazione record e una disoccupazione in aumento.

L’analisi di Valeria Talbot, ricercatrice dell’Istituto per gli studi di politica internazionale:

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