Nelle elezioni conclusesi giovedì sera, il risultato può essere riassunto in poche parole: vittoria degli euroscettici, sconfitta dei socialdemocratici. La Danimarca ha scelto il blocco conservatore del leader dell’opposizione Lars Lokke Rasmussen, che si è aggiudicato 90 seggi su 179.
Con il 21.1%, il partito xenofobo Partito del Popolo Danese diventa il secondo partito nel Parlamento danese.
“Quattro anni fa abbiamo riconsegnato le chiavi dell’ufficio del premier. Era solamente un prestito”, sono state le prime parole di Rasmussen dopo il verdetto delle urne.
I socialdemocratici di Helle Thorning-Schmidt, che ha rassegnato le dimissioni quale leader del partito socialdemocratico, restano il primo partito con il 26,3% dei voti.
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