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Ecco come Putin vuole tenersi il potere

Meno poteri al presidente e rafforzamento del ruolo del parlamento e soprattutto del governo. Ecco in sintesi la riforma costituzionale avviata da Vladimir Putin per mantenere anche in futuro il potere.

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 gennaio 2020 - 14:10
tvsvizzera.it/fra con RSI
Nel 2024 scade il suo mandato da presidente, non più rinnovabile. Keystone / Michael Klimentyev / Sputnik / K

Terremoto (telefonato) in Russia. Il presidente Vladimir Putin ha usato l'annuale discorso all'Assemblea Federale, ovvero le Camere riunite più il gotha dell'amministrazione statale, per presentare al Paese la riforma costituzionale di cui tanto si vociferava. Lo zar vuole rafforzare il ruolo di parlamento e governo, a discapito dei poteri presidenziali. 

La manovra ha tutta l'aria di essere funzionale a tenere Putin in sella anche in futuro, benché in un ruolo diverso da quello di presidente, il cui mandato verrà ora espressamente limitato a due mandati.

Insomma, l'operazione 'successione' è iniziata. Che dopo Putin - scade nel 2024 - possa esserci dunque sempre Putin (magari nella carica di premier con prerogative rafforzate) è una possibilità molto reale. Ma, va detto, non l'unica: a una prima ondata di riforme potrebbe seguirne un'altra e altri ruoli, ad esempio quello di capo del Consiglio di Sicurezza, che Putin già ricopre, potrebbero essere rivisti. Si vedrà. 

Le dimissioni del governo e nuovo premier

Intanto l'intero governo si è dimesso, per "dare l'opportunità" al presidente di "prendere tutte le decisioni necessarie" nel disegnare il nuovo assetto, imprimendo nei fatti uno sprint violentissimo al progetto. Dimitri Medvedev, l'eterna spalla di Putin, è già stato destinato alla carica di vice capo del Consiglio di Sicurezza, creata ad hoc per lui. Come premier Putin ha invece proposto - e la Camera ratificherà domani - l'attuale capo del servizio fiscale federale russo, Mikhail Mishustin. Quindi un tecnico, peraltro lontano da clan politici più blasonati. Il che la dice lunga sul giudizio dello zar sull'attuazione dei piani stilati per rivitalizzare l'economia. 

Ecco quanto sta accadendo in Russia nel servizio del Tg:

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Cambiamenti

"I russi - ha dichiarato Putin all'Assemblea Federale - vogliono cambiamenti". Detto, fatto. La riforma costituzionale prevede, oltre ad affidare al parlamento la nomina del primo ministro e dei ministri, anche il potere di rimuovere i giudici della Corte Suprema e della Corte Costituzionale, se si macchiano di "azioni disonorevoli". 

Le novità, definite "serie" dal Cremlino, richiederanno "una consultazione popolare" ma il termine "referendum" è stato espressamente tralasciato. La votazione pubblica dovrebbe svolgersi entro il primo maggio 2020. 

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