Asilo politico in Messico per Evo Morales
L'ex presidente della Bolivia Evo Morales è decollato verso il Messico, dove ha ottenuto l'asilo politico, nella notte tra lunedì e martedì. Intanto, il parlamento boliviano è stato convocato per decidere sulla successione e su eventuali nuove elezioni.
“Fratelli e sorelle, parto per il Messico”, ha scritto Morales in un tweet, ” mi duole abbandonare il Paese per ragioni politiche. Ma sarò sempre all’erta. Presto tornerò con più forza e energia”.
Hermanas y hermanos, parto rumbo a México, agradecido por el desprendimiento del gobierno de ese pueblo hermano que nos brindó asilo para cuidar nuestra vida. Me duele abandonar el país por razones políticas, pero siempre estaré pendiente. Pronto volveré con más fuerza y energía.
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) November 12, 2019Collegamento esterno
Il capo dello Stato si è trovato sempre più isolato mentre la crisi politica nel paese accelerava e le manifestazioni e sciopero generale paralizzavano le attività da una decina di giorni. Il colpo finale l’hanno dato l’esercito e la polizia che l’hanno invitato a dimettersi “per il bene del paese”.
Le forze dell’ordine hanno in seguito subito arrestato la presidente del Tribunale supremo elettorale (Tsa) Maria Eugenia Choque e il suo vice, sospettati di aver truccato le elezioni tenutesi ad ottobre e che concedevano una vittoria di Pirro a Morales.
Gli abitanti di La Paz sono stati invitati a restare in casa, per evitare un’escalation dei già violenti scontri tra sostenitori e oppositori dell’ex presidente.
Intanto, i senatori e i deputati della Bolivia sono stati convocati per una seduta, alle 16:00 ora locale (le 21:00 in Svizzera), per discutere il da farsi, e forse per decidere nuove elezioni.
La convocazione è stata decisa dalla seconda vice presidente del Senato, l’esponente dell’opposizione Jeanine Anez Chavez, che secondo la legge è colei che deve succedere alla presidenza.
Con Morales, infatti, si sono dimessi anche il suo vice, i presidenti di Senato e Camera e il primo vicepresidente del Senato, tutti membri del partito Movimento al Socialismo (Mas) dello stesso Morales.
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