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Bufera su Volkswagen, -20% in borsa

Ai minimi da 7 anni il titolo della casa automobilistica, che rischia negli USA una multa da 18 miliardi per aver truffato le autorità antinquinamento

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 settembre 2015 - 20:30

Una vera e propria bufera si è abbattuta su Volkswagen: il gigante automobilistico tedesco rischia una multa da 18 miliardi di dollari per aver truffato le autorità americane anti-inquinamento sulle emissioni dei motori diesel. Il titolo in borsa ha perso oltre il 20%, raggiungendo i minimi degli ultimi 7 anni, e la reputazione del marchio è seriamente a rischio.

Ai motori diesel delle auto vendute in America veniva da anni installato un software capace di riconoscere le condizioni dei test sugli scarichi, e di attivare i tutti i dispositivi anti-inquinamento soltanto durante queste prove. In condizioni di guida normali, le emissioni di ossidi d'azoto erano invece da 10 a 40 volte più elevate.

La Volkswagen dovrà ora ritirare dal mercato quasi 500 mila veicoli venduti dal 2008 a oggi. La multa potrebbe raggiungere i 18 miliardi di dollari, la più alta mai applicata ad una società del settore automobilistico.

Intanto, le autorità tedesche hanno ordinato delle verifiche sui livelli di emissione dei veicoli diesel venduti dalla Volkswagen in Germania. Test sono già in corso anche in Svizzera.

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