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Bruxelles, un secondo terrorista nel metrò

Salah ora vuole l'estradizione in Francia. Sono intanto 61 i feriti gravi negli attentati di martedì

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Salah Abdeslam non si oppone più all’estradizione in Francia. E’ la novità emersa questa mattina dopo un’udienza alla quale ha partecipato solo l’avvocato del terrorista francese di origine marocchina sopravvissuto agli attentati del 13 novembre a Parigi. Non è ancora chiaro cosa abbia fatto cambiare idea a Salah Abdeslam, arrestato venerdì scorso a Molenbeek e rinchiuso nel carcere di Bruges. Il suo avvocato ha però fatto sapere che il suo assistito non era a conoscenza degli attacchi pianificati a Bruxelles.

Intanto si registrano sviluppi nell’inchiesta sugli attentati di martedì. Vi sarebbe infatti un secondo uomo, non ancora identificato, assieme al kamikaze Khalid El Bakraoui che si è fatto saltare nella metropolitana e potrebbe essere morto anche lui nello scoppio. Mentre gli inquirenti sono sempre sulle tracce del presunto terrorista con giacca bianca e cappello ripreso dalle telecamere dell’aeroporto Zaventem con Brahim El Bakraou e Najim Laachraoui, l’artificiere, la cui morte non è ancora stata confermata ufficialmente ma che risulterebbe dai riscontri su campioni di dna.

Intanto il ministro della sanità belga Maggie De Block ha comunicato che 61 dei 300 feriti negli attentati sono “in gravi condizioni”, a causa soprattutto delle ustioni e dalle schegge di metallo.

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