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Brexit, verso un divorzio senza accordo

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen con mascherina dell Ue.
Keystone / John Thys

Proposte dall'Ue misure urgenti per parare il colpo nel caso non ci sia un accordo con Londra che possa entrare in vigore a inizio anno.

Misure per garantire senza blocchi per sei mesi i trasporti stradali sia di passeggeri che di merci, quelli aerei e i relativi certificati di sicurezza, oltre a una proposta di regolamento per creare un quadro giuridico che garantisca fino a fine 2021 gli accessi alle aree di pesca.

Questo a condizione che Londra garantisca la reciprocità. Sono le quattro proposte formulate giovedì dalla Commissione europea, che si premunisce così per l’eventualità che non si arrivi a un’intesa con il Regno Unito entro la scadenza di fine anno, quando scadrà il periodo transitorio dopo la Brexit. I negoziati sono ancora in corso, ma restano nodi da sciogliere e il tempo stringe.

Anche se un accordo venisse trovato, non c’è “nessuna garanzia” che possa entrare in vigore in tempo utile, a causa del necessario processo di approvazione da parte dei paesi membri. Per questo “dobbiamo essere preparati anche alla possibilità che non ci sia alcun accordo in vigore il primo gennaio prossimo” e quindi “presentiamo le misure contingenti” da applicare in questo caso. Così si è espressa in un tweet la presidente, la tedesca Ursula von der Leyen.

‘Nessun accordo a ogni costo’

Questa è la naturale conseguenza della decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione e di non partecipare più al mercato unico e all’unione doganale dell’UE, termina la nota della Commissione che “è sempre stata molto chiara su questo punto”. Bruxelles ha sempre ribadito di non volere un divorzio con un “no deal”, ma anche che un accordo non sarà raggiunto “a ogni costo”.

Sovranità britannica intoccabile

Il governo britannico auspica ancora un accordo di libero scambio con l’Ue sul dopo Brexit, ma solo se compatibile con la ritrovata “sovranità” del Regno.

Lo ha detto alla Camera dei Comuni la ministra Penny Mordaunt, Paymaster General della compagine Tory di Boris Johnson, rispondendo seccamente alle interrogazioni dell’opposizione laburista sull’esito dell’incontro di Bruxelles fra Johnson e Ursula von der Leyen.

“Non possiamo accettare un compromesso sul controllo della nostra moneta, delle nostre leggi, dei nostri confini e del nostro pesce”, ha ribadito: “L’unico accordo possibile è uno che rispetti la nostra sovranità”.

Sbloccato il recovery fund

Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea hanno trovato a Bruxelles l’accordo per sbloccare il budget settennale dell’Ue e il recovery fund, il fondo per la ripresa dell’economia dopo la pandemia. Si tratta in tutto di 1’800 miliardi di euro, che spianano anche la strada a un progetto di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, ma che erano bloccati da un mese dal veto di Polonia e Ungheria. Questo a causa del meccanismo che per la prima volta stabiliva un collegamento fra l’elargizione di denaro ai paesi membri e il rispetto dello stato di diritto. Ora mancano il “sì” dei ministri competenti e quello del Parlamento.

È grazie al compromesso a cui ha lavorato la cancelliera Angela Merkel che Ungheria e Polonia hanno fatto cadere i loro veti e hanno approvato, assieme a tutti gli altri, il Next Generation EU e il Recovery fund, che per esempio faranno arrivare all’Italia ben 209 miliardi di euro nei prossimi sette anni. “Risorse ingenti”, le definisce il premier italiano Giuseppe Conte, che twitta: “Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre!”.

Se il vertice non fosse riuscito a sbloccare il pacchetto, l’Ue si sarebbe ritrovata a operare dal primo gennaio solo con un budget d’emergenza. Molti programmi, alcuni dei quali importanti anche per la Svizzera, per esempio in ambito scientifico, culturale o di scambi studenteschi, non avrebbero potuto partire o proseguire.

Da Bruxelles il nostro corrispondente che nel servizio del telegiornale ci parla del recovery fund e del divorzio tra Ue e Regno Unito:

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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