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Trattato anti-missili sospeso anche dalla Russia

Il presidente russo ha chiesto ai due ministri di non avviare alcun dialogo con gli USA sul Trattato, ma le proposte di Mosca "restano sul tavolo". Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved

Dopo il passo indietro degli USA, anche la Russia sospende la propria partecipazione al Trattato contro i missili INF, che vieta i razzi a breve e media gittata. Il presidente Vladimir Putin lo ha annunciato sabato in un incontro con i ministri della Difesa e degli Esteri. Lo riporta l'agenzia Tass.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 febbraio 2019 - 16:15
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 02.02.2019)

L'intesa, chiamata INF da Intermediate-Range Nuclear Forces TreatyLink esterno e firmata nel 1987 da Donald Reagan e Michail Gorbaciov, potrebbe dunque essere cancellata tra 6 mesi: 180 giorni è il termine dopo il quale la sospensione diventa definitiva.

"Forniremo una risposta speculare", ha detto Putin a ministri Serghiei Shoigu e Serghiei Lavrov. "Partiamo dal presupposto", ha affermato, "che la Russia non dispiegherà missili a gittata intermedia e inferiore, se tali armi prodotte negli Stati Uniti non appariranno né in Europa né in altre regioni del mondo".

La Russia svilupperà invece nuovi missili a breve e media gittata, anche ipersonici, ha aggiunto il presidente, che ha chiesto ai due ministeri di non avviare nessun dialogo con la controparte sul Trattato INF ma ha sottolineato al contempo che le proposte di Mosca "restano sul tavolo" e "le porte per i colloqui sono aperte".

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"Aspettiamo", ha proseguito, "che i nostri partner divengano abbastanza maturi da condurre con noi trattative eque e significative su questo argomento cruciale sia per noi sia per i nostri partner sia per il mondo intero. Non dovremmo farci trascinare e non ci faremo trascinare in una costosa corsa agli armamenti".

Un argomento cruciale sul quale sabato si è espressa la Cina, che invita gli USA a mantenere il Trattato antimissili, avvertendo che il ritiro potrebbe innescare "conseguenze negative", e sollecita entrambe le parti a "risolvere in modo adeguato le differenze attraverso un dialogo costruttivo".

Pechino, che attribuisce all'INF "un ruolo significativo" nel "salvaguardare l'equilibrio strategico globale", è tuttavia contraria all'ipotesi di una sua estensione ad altri Paesi.

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