Quel che resta del guardrail messo sotto accusa.
Keystone / Marco Albertini
Mentre all'obitorio dell'ospedale all'Angelo vanno avanti le difficili operazioni di identificazione delle 21 vittime, tutte straniere ad eccezione dell'autista del mezzo, un trevigiano di 40 anni, non c'è ancora una ricostruzione che possa stabilire con certezza le cause dell'incidente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Sono due le ipotesi principali al vaglio della magistratura sulle cause della tragedia: una manovra azzardata, con l’affiancamento ad un altro bus e un guardrail vecchio; oppure, sommato a questo, un malore dell’autista che non è riuscito a controllare il mezzo. “Non ci sono allo stato attuale degli indagati – ha confermato il Procuratore Bruno Cherchi – mentre il guardrail, la zona di caduta del bus e lo stesso mezzo sono stati posti sotto sequestro”.
È stata anche acquisita la “scatola nera” del mezzo “che sarà esaminata – ha spiegato Cherchi – solo quando si saprà che non è un’operazione irripetibile. Altrimenti aspetteremo lo sviluppo dell’inchiesta, affinché tutte le parti coinvolte possano avere le perizie”.
Contenuto esterno
Si analizzano le immagini delle telecamere
Le indagini si concentrano sull’analisi di un video ripreso nei momenti dello schianto alla “Smart control room” del Comune di Venezia. La telecamera è puntata alla base della rampa che da Mestre porta a Venezia, e ritrae la sommità del cavalcavia, nel tratto in discesa verso la bretella per l’autostrada A4.
Si nota il bus affiancarne un altro, presumibilmente fermo al semaforo che immette a sinistra, verso Marghera, e che ha la freccia inserita. Subito dopo si nota il mezzo piegarsi e cadere, mentre l’altro pullman aziona improvvisamente lo stop. Non si intravvedono altri veicoli davanti.
Una strage di giovani
Quel che invece si sa già è che si tratta di una “strage di giovani”, come avevano detto subito i soccorritori. E in effetti l’età media delle vittime – 8 identificate, le altre 13 ancora senza un nome – è bassissima. Nell’elenco dei deceduti c’è un bambino di appena un anno e mezzo – i medici non hanno potuto definirne con precisione l’età – e di una ragazzina di 11-12 anni.
Altre vite spezzate sono state quelle di due ragazze di 28 anni, e di una di 30. C’è poi il capitolo dei feriti, 15, suddivisi in diversi ospedali, dei quali 4 ancora in rianimazione. Tra loro fortunatamente non gravi, vi sono due fratellini di 3 e 13 anni, che non sanno ancora della morte della loro mamma, una signora austriaca.
Interpellato dall’agenzia Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha dichiarato oggi di non essere al momento a conoscenza di vittime svizzere. La rappresentanza elvetica a Milano è in contatto con le autorità italiane
Merz: “In Germania nessuno stato di emergenza sull’immigrazione”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Stiamo effettuando controlli più intensi alle frontiere. Stiamo effettuando controlli più o meno come durante gli Europei di calcio dell'anno scorso. Continueremo anche a respingere le persone. Ma tutto questo è in linea con il diritto europeo".
Svizzera e USA vogliono accelerare il processo per l’intesa sui dazi
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera e gli Stati Uniti hanno intenzione di accelerare il processo in corso per giungere a un'intesa sui dazi imposti da Washington, ma al momento congelati. Lo ha affermato durante un incontro coi media la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Vecchie banconote, centinaia di milioni nelle casse di Cantoni e Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il controvalore, pari a quasi un miliardo di franchi, delle banconote della sesta serie non cambiate finirà in buona parte nelle casse della Confederazione, dei Cantoni e del Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura.
Treni diretti fra Svizzera e Londra, firmata una dichiarazione d’intenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo aver sottoscritto una sfilza di accordi di carattere soprattutto economico-finanziario, Londra e Berna intendono rafforzare ulteriormente le relazioni stabilendo, a medio termine, un collegamento ferroviario diretto fra i due Paesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
I fisici del Cern di Ginevra hanno trasformato il piombo in oro. Le collisioni ravvicinate tra nuclei di piombo nell'acceleratore di particelle generano campi elettromagnetici che trasformano brevemente quelli di piombo in oro, ha annunciato il Cern.
Karin Keller-Sutter a Ginevra per continuare il dialogo con Washington
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera prosegue oggi il dialogo con Washington nel tentativo di evitare ulteriori dazi statunitensi del 31% sulle sue esportazioni.
Controlli alle frontiere, Beat Jans ha telefonato a Berlino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il consigliere federale Beat Jans ha avuto ieri una conversazione telefonica con il ministro degli Interni tedesco Alexander Dobrindt, il cui Paese - mercoledì - ha inasprito la sua politica migratoria.
Sei crimini d’odio a settimana contro la comunità LGBTIQ+ in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
In media in Svizzera si registrano quasi sei crimini d'odio a settimana nei confronti di persone LGBTIQ+: l'anno scorso ci sono stati 309 casi in totale, secondo la Helpline LGBTIQ. Dal 2020, le segnalazioni sono quintuplicate.
Raiffeisen corregge al ribasso previsioni PIL, pesano dazi e franco
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sulla scia delle vertenze commerciali globali e del rafforzamento del franco Raiffeisen corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell'economia svizzera nel 2025.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Mestre, una tragedia ancora senza spiegazioni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nell'incidente che ha coinvolto un pullman sono morte 21 persone e 15 sono rimaste ferite. Le cause della tragedia sono ancora tutte da chiarire.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.