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Swisscom offre 7,6 miliardi di franchi per Vodafone Italia

L'operatore elvetico intende rilevare per 7,6 miliardi di franchi Vodafone Italia, per poi fonderne le attività con Fastweb.
L'operatore elvetico intende rilevare per 7,6 miliardi di franchi Vodafone Italia, per poi fonderne le attività con Fastweb. KEYSTONE/DPA/Ina Fassbender

Sebbene i termini completi della transazione debbano ancora essere definiti, l'operatore svizzero ha concordato con Vodafone un prezzo di acquisto preliminare per la filiale italiana.

Proprio ieri abbiamo parlato della possibilità che l’azienda elvetica di telecomunicazione Swisscom si allarghi ulteriormente in Italia. A metà febbraio il Ceo di Swisscom Christoph Aeschlimann ha infatti annunciato che la società controllata dalla Confederazione stava valutando la possibilità di entrare sul mercato italiano dell’energia (un mercato che, contrariamente a quello svizzero, è completamente liberalizzato).

Un discorso che per ora non è ancora stato chiuso. Intanto però, la società ha oggi reso nota la decisioneCollegamento esterno di espandersi effettivamente verso l’Italia attraverso una maxi-acquisizione nel settore telecom. Il principale operatore elvetico intende infatti rilevare per 8 miliardi di euro (7,6 miliardi di franchi) Vodafone Italia (filiale del gruppo britannico Vodafone), per poi fonderne le attività con la propria controllata Fastweb.

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Il gruppo più grande dopo TIM

Se la transazione andrà in porto, nascerà il secondo più importante operatore di telecomunicazioni nella penisola dopo TIM. Le voci dell’interessamento di Swisscom a Vodafone Italia circolavano da tempo e dopo anticipazioni diffuse ieri sera da Bloomberg, stamane, prima dell’apertura delle borse, è giunta anche la conferma ufficiale: il gruppo svizzero è “in trattative esclusive avanzate”, si legge in un comunicato diffuso a Berna.

+ Swisscom, cifre in crescita grazie al mercato italiano

Sebbene i termini completi della transazione debbano ancora essere definiti, le parti hanno concordato un prezzo di acquisto preliminare. Swisscom – che, pur essendo quotata in borsa, è di proprietà per il 51% della Confederazione – prevede che la transazione accrescerà il valore della società e avrà un impatto positivo sulla politica dei dividendi.

“Creare valore a lungo termine in Italia”

“La fusione prevista tra Vodafone Italia e Fastweb riunirebbe infrastrutture mobili e fisse di alta qualità, competenze e capacità complementari per creare un’azienda leader convergente”, argomenta il gruppo.

Le maggiori dimensioni, la struttura dei costi più efficiente e il significativo potenziale di sinergia consentirebbero all’entità combinata di liberare valore per tutti azionisti e clienti.

“La transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia e sarebbe pienamente conforme agli obiettivi strategici dati dal Consiglio federale”, si legge nella nota.

Il peso di Fastweb

Per inquadrare i rapporti di forza, Swisscom nel 2023 ha realizzato un fatturato di 11 miliardi di franchi (11,5 miliardi di euro), di cui il 23% (cioè 2,6 miliardi di franchi) conseguiti da Fastweb. Da parte sua Vodafone Italia nell’esercizio 2022/2023 (terminato lo scorso marzo) ha messo a referto ricavi per 4,4 miliardi di euro. La nuova entità nata dalla fusione potrebbe quindi grosso modo generare vendite per 7 miliardi di euro. La filiale italiana di Vodafone ha 5’700 dipendenti, mentre Fastweb presenta un organico di 3’000 persone.

+ Swisscom pronta ad entrare sul mercato italiano dell’energia

Swisscom aveva rilevato Fastweb nel 2007: il gruppo elvetico riteneva che ciò avrebbe fornito opportunità di crescita, poiché il mercato svizzero era già allora molto saturo. Fastweb offriva però solo banda larga e doveva acquistare la telefonia mobile: la situazione è destinata a cambiare con la fusione con Vodafone, potranno cioè essere offerti pacchetti combinati, aumentando in tal modo la fedeltà dei clienti.

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Soluzione win-win

La vendita della filiale italiana dovrebbe tornare utile anche a Vodafone. Secondo i media la filiale italiana è vista più come un figlio problematico che come un allievo modello. Il gruppo britannico aveva quindi fatto sapere di sostenere “il consolidamento del mercato nei Paesi in cui l’azienda non ottiene un adeguato ritorno sul capitale investito”. La costituzione di una joint venture con il concorrente francese Iliad in Italia è recentemente fallita a causa di aspettative di prezzo diverse.

Alla borsa di Londra il titolo Vodafone è partito bene: ha guadagnato il 2% dopo l’annuncio di un accordo preliminare. Meno entusiasmo viene invece rilevato in Svizzera: l’azione Swisscom ha aperto in calo dell’1,%, per poi risollevarsi parzialmente.

Maggiori possibilità di successo

Secondo una fonte del Financial Times (FT), l’accordo proposto a Swisscom potrebbe avere un grado di concretezza molto più elevato rispetto a Iliad, in quanto è previsto che venga esaminato solo dalle autorità italiane. Trattative con l’azienda francese sarebbero invece rientrate nelle competenze dell’autorità di regolamentazione di Bruxelles, il che le rende potenzialmente più complicate.

Sempre secondo il FT, Swisscom pagherebbe in contanti in un’operazione che valuterebbe l’azienda italiana 8 miliardi. L’accordo con Iliad avrebbe invece portato alla società 6,6 miliardi in contanti e un prestito d’azionista di 2 miliardi.

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