La televisione svizzera per l’Italia

Reportage dall’Albania dove l’Italia dirotterà i rifugiati raccolti in mare

Il porto commerciale di Shengjin.
Il porto commerciale di Shengjin dove si sta costruendo una struttura di ingresso, per le procedure di sbarco e identificazione dei migranti raccolti in mare dalle autorità italiane. KEYSTONE/Copyright 2023 The Associated Press. All rights reserved.

La pressione migratoria non si placa e alcuni Paesi stanno cercando soluzioni inedite per trovare una sistemazione temporanea per i richiedenti l'asilo. Il Regno Unito ha trovato un accordo con il Ruanda. L'Italia con la più vicina Albania.

A fare da apripista all’interno dell’UE è stata l’Italia che ha siglato un accordo con Tirana per costruire e gestire su suolo albanese due strutture verso cui saranno dirottati i migranti soccorsi in mare da imbarcazioni italiane.

Nel novembre 2023 Giorgia Meloni ha infatti firmato un protocollo d’intesa con il primo ministro albanese Edi Rama sui migranti che punta a dissuadere le partenze e il traffico di esseri umani.

Una scommessa, quella italiana, che in Albania fa molto discutere. Vi portiamo nel nord del Paese, in una regione a vocazione turistica dominata ora da un grande cantiere. Ecco il reportage da Shengjin:

Contenuto esterno

Secondo l’accordo, l’Italia userà il porto di Shengjin, a nord di Tirana, e l’area di Gjader, 20 chilometri nell’entroterra, per realizzare, a proprie spese, due strutture: una di ingresso, per le procedure di sbarco e identificazione e una di accoglienza temporanea (28 giorni al massimo) degli immigrati salvati in mare.

Altri sviluppi
Un operatore umanitario tiene una bimba immigrata.

Altri sviluppi

Qui Italia

Migranti, l’intesa con l’Albania alla prova dei numeri

Questo contenuto è stato pubblicato al La gestione esterna dei flussi migratori non sembra suscitare preclusioni di principio ma pone interrogativi sul suo impatto reale. L’analisi dell’esperto svizzero Etienne Piguet e i rilievi dell’agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR).

Di più Migranti, l’intesa con l’Albania alla prova dei numeri

In Albania saranno accolti solo uomini adulti

Il protocollo firmato con l’Albania non si applica agli immigrati che giungono sulle coste e sul territorio italiani ma a quelli salvati nel Mediterraneo da navi italiane, come quelle di Marina e Guardia di finanza. Non quelle delle Ong. In ogni caso solo uomini adulti, sani.

“Nei due centri i migranti staranno il tempo necessario per le procedure. Una volta a regime, ci potrà essere un flusso annuale di quasi 39’000 persone”, aveva spiegato Meloni, chiarendo che la giurisdizione dei centri sarà italiana, mentre l’Albania collaborerà con le sue forze di polizia per sicurezza e sorveglianza.

Cosa ne pensa la politica albanese? Reportage dalla capitale Tirana per sentire le voci della politica e della legge:

Contenuto esterno

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR