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UE: "Tutte le ONG firmino il nuovo codice di condotta"

La Commissione europea ha chiesto ad alcune ONG scettiche nei confronti del codice di condotta presentato dal governo italiano sul salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo a sottoscrivere il documento.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 agosto 2017 minuti
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 01.08.2017)


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Il codice proibisce alle ONG di avvicinarsi alle acque libiche e di comunicare con i passatori (segnali luminosi compresi) e prevede anche la presenza di un agente di polizia a bordo. 

Il codice impone che le navi che per prime soccorrono le persone, si dirigano nel primo porto utile, senza fare il trasbordo di chi è stato salvato da una nave all'altra. Secondo alcune organizzazioni, in questo modo altre operazioni di salvataggio verrebbero rallentate.

Tre ONG internazionali, infatti, non intendono firmare. Fra queste Medici senza frontiere (MSF), che contesta soprattutto la presenza di guardie armate a bordo.

Codice appoggiato dall’UE

"L’idea di un codice di condotta è sostenuta in modo unanime dai ministri dell’interno” dell’Unione europea, ha annunciato Natasha Bertraud, portavoce dell’esecutivo europeo. “Domandiamo la più grande partecipazione possibile e speriamo che altre ONG firmeranno presto”.

Il codice “porterà più chiarezza per tutti le parti coinvolte e assicurerà che le navi delle ONG possano accedere ai porti italiani”, ha aggiunto Bertraud.

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