Il batiscafo Trieste torna a casa: una replica in mostra in piazza Unità d’Italia

Una replica del batiscafo Trieste, protagonista delle prime esplorazioni umane negli abissi marini, è esposta in piazza Unità d’Italia come simbolo della Barcolana e della storica connessione tra la città e l’impresa scientifica di Auguste Piccard.
Una riproduzione fedele del batiscafo Trieste, il primo mezzo ad aver raggiunto le profondità marine con esseri umani a bordo, è arrivata in piazza Unità d’Italia a Trieste, dove resterà esposta fino al 9 novembre come attrazione principale del villaggio Barcolana, la regata con il maggior numero di partecipanti al mondo, in programma dal primo al 12 ottobre.
Il batiscafo originale, conservato al Museo Navale di Washington, stabilì nel 1953 un primo record toccando i 3’150 metri nella Fossa del Tirreno, al largo di Ponza, per poi raggiungere nel 1960 il punto più profondo degli oceani: i fondali della Fossa delle Marianne.

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La leggendaria storia di Auguste Piccard e del batiscafo Trieste
Il progetto fu ideato dallo scienziato svizzero Auguste Piccard insieme al figlio Jacques, ma Trieste ebbe un ruolo decisivo grazie al collezionista Diego de Henriquez, che convinse Piccard a scegliere la città come base per la costruzione.
Il mezzo fu realizzato nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Trieste e Monfalcone, con la cabina pressurizzata forgiata alle Acciaierie Terni e saldata nei cantieri navali di Castellammare di Stabia (Napoli). La riproduzione oggi visibile è opera dell’azienda M23 di Bergamo.
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