Emergenza roghi sempre più elevata nell'Italia meridionale
Non vi è tregua in Sicilia sul fronte degli incendi, che stanno devastando buona parte del territorio. Ma è allarme un po' in tutto il Sud Italia.
Mentre il Consiglio dei ministri dovrebbe annunciare in giornata lo stato di emergenza in cinque regioni (la Sicilia colpita dagli incendi, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia per le alluvioni), i vigili del fuoco lavorano senza sosta per cercare di contrastare le centinaia di roghi che stanno mandando in fumo ettari di bosco in diverse aree dell'Italia meridionale.
La situazione è particolarmente difficile in Sicilia. Martedì gli incendi hanno causato la morte di tre persone a Cinisi e a San Martino delle Scale, in provincia di Palermo, mentre 2'000 persone hanno dovuto essere sfollate. Diverse strade sono state interrotte a tratti e per alcune ore l'aeroporto di Palermo è stato chiuso perché il fumo aveva invaso la pista.
Ma l'emergenza riguarda un po' tutto il sud. In Abruzzo brucia il Monte Morrone, già devastato dal fuoco sei anni fa. In Puglia, le fiamme hanno costretto ad evacuare circa 2'000 turisti a Vieste. Roghi sono segnalati anche in Calabria e in Sardegna.
Anche se la colonnina di mercurio dovrebbe abbassarsi un po' nei prossimi giorni, grazie all'arrivo di un flusso di aria fresca nordatlantica, la situazione non dovrebbe migliorare molto nei prossimi giorni. A parte qualche piovasco, un po' dappertutto nel sud il sole dovrebbe ancora farla da padrone.
La testimonianza da Cefalù:
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