Berna si attiva per aiutare gli svizzeri bloccati a Rodi
Migliaia di turisti hanno dovuto lasciare i loro alberghi e sono tuttora bloccati a Rodi.
Keystone / Lefteris Damianidis
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha aperto uno "sportello svizzero" all'aeroporto internazionale di Rodi per aiutare sul posto le persone di nazionalità elvetica. Tre operatori turistici svizzeri hanno da parte loro organizzato un volo speciale per rimpatriare un centinaio di turisti e turiste.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Nel corso del fine settimana sull’isola greca, colpita da enormi incendi boschivi, è stata organizzata quella che è stata definita la più importante operazione di evacuazione nel Paese. Circa 30’000 persone, tra cui moltissimi turisti, hanno dovuto abbandonare le loro case o i loro alberghi.
Da quando sono iniziati gli annunci di evacuazione, la helpline del DFAE ha risposto a circa 150 richieste riguardanti la situazione a Rodi. Il DFAE ha confermato la presenza di cittadini e cittadine svizzeri tra gli sfollati, ma ha anche precisato che non dispone di una visione d’insieme sul numero di persone coinvolte, né di informazioni su eventuali vittime svizzere.
“Per sostenere le persone di nazionalità elvetica sul posto”, il dipartimento diretto da Ignazio Cassis ha deciso lunedì di aprire uno “sportello svizzero” all’aeroporto internazionale dell’isola.
Intanto, tre operatori turistici (Kuoni, Helvetic Tours e ITS Coop Travel) hanno organizzato un volo speciale da Rodi verso la Confederazione, che dovrebbe decollare nella notte tra lunedì e martedì. L’aereo dovrebbe evacuare un centinaio di persone sfollate da alberghi resi inabitabili in conseguenza dell’incendio.
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