L'idea dei mini-Bot, il nuovo strumento finanziario proposto dalla Lega per pagare i debiti o i crediti della pubblica amministrazione italiana, ha subito suscitato preoccupazione e polemiche internazionali, bocciata prima dal presidente della Banca centrale europea (BCE), Mario Draghi, e poi dall'agenzia di analisi finanziarie Moody’s.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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“I mini-Bot o sono valuta, e quindi sono illegali, oppure sono debito, e dunque lo stock del debito sale”, ha dichiarato giovedì il presidente della BCE. E l’allarme sul debito italiano arriva anche da Moody’s. I mini-Bot, previsti in una mozione parlamentare approvata a larga maggioranza dalla Camera (anche dal PD, che poi l’ha sconfessata), sarebbero “un primo passo verso la creazione di una valuta parallela e la preparazione dell’uscita dell’Italia dall’Eurozona”, così l’agenzia.
Cosa sono i mini-Bot
Si tratta di titoli di Stato di piccolo taglio, da 5 a 100 euro, di aspetto simile alle banconote, da utilizzare per il pagamento dei debiti o dei crediti della pubblica amministrazione. Lo Stato potrebbe ad esempio pagare i servizi resi da privati in mini-Bot e gli stessi cittadini potrebbero pagare tasse o biglietti del treno in mini-Bot, il tutto con un cambio fisso: 1-1 con l’Euro.
Le reazioni
Il debito pubblico dell’Italia “continuerà a salire nei prossimi anni” e l’obiettivo del Governo di un deficit al 2,1% del PIL per quest’anno “manca di credibilità”, sottolinea l’agenzia di rating, secondo cui il deficit, nel 2019, sarà al 2,6% e nel 2020 al 2,7%.
Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, chiede una “riforma organica del fisco” e che qualsiasi intervento fiscale venga inserito in un quadro organico di revisione del sistema. I mini-Bot – ha aggiunto – non sono una soluzione al problema del debito pubblico”.
Dal canto suo il vicepremier leghista e ministro dell’interno Matteo Salvini ha dichiarato che “il Governo va avanti se taglia le tasse. Con Tria abbiamo ragionato di tasse ed Europa, uno choc fiscale è l’unico modo per rilanciare l’Italia”.
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