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70 anni di Repubblica

La pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori in volo sull'Altare della Patria, Roma keystone

Al via i festeggiamenti per il 2 giugno in Italia; nel 1946 anche il primo voto alle donne

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 giugno 2016 minuti

L'Italia celebra oggi, giovedì, la festa della Repubblica, nata con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946, che pose fine alla monarchia dei Savoia, dopo il vergognoso appoggio di Vittorio Emanuele II al regime fascista durante il famigerato ventennio e la successiva fuga dei regnanti l'8 settembre 1943, con un'Italia abbandonata a se stessa e alle rappresaglie nazi-fasciste.

"Il 2 giugno 1946, con il Referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale di carattere nazionale, le italiane e gli italiani scelsero la Repubblica, eleggendo contemporaneamente l'Assemblea Costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la Carta Costituzionale, ispirazione e guida lungimirante della rinascita e, da allora, fondamento della democrazia italiana. Quei valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di ognuno e dei popoli sono, ancora oggi, il fondamento della coesione della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'Europa", ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Un anno importante, il 1946, anche per l'emancipazione femminile, perché le prime elezioni amministrative che sancirono l'applicazione dell'estensione del voto alle donne si svolsero a partire dal 10 marzo. Le donne, naturalmente, votarono anche nel successivo referendum dello stesso 1946, che porto' al passaggio dalla monarchia alla Repubblica. Ma solo 40 anni fa, il 29 luglio 1976, fu nominata la prima donna ministro, Tina Anselmi.

Ansa/M.Ang.

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