Sono passati 40 anni dal terremoto del Friuli che provocò la morte di quasi 1000 persone. Grande emozione e sgomento anche nella Svizzera italiana.
L’operosa comunità friulana in Ticino contava allora quasi 2000 persone e immediata fu la solidarietà per le persone colpite dal sisma. Numerosi i volontari ticinesi che prestarono il loro aiuto, sia durante l’emergenza del sisma sia, in seguito, durante gli anni della ricostruzione.
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Dibattito
Moderato da:
Daniele Mariani
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
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Nepal, un anno dopo l’incubo del terremoto
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Esattamente un anno fa, un terribile terremoto di magnitudo 7.9 colpiva il Nepal uccidendo 9mila persone e distruggendo 600mila case. La ricostruzione vera e propria è però solo agli inizi, a causa dell’instabilità politica, delle difficoltà geologiche e tecniche di una terra altamente sismica, e di quelle sociali.
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Si chiamano “pietre d’inciampo” e recano inciso il nome di una donna, un uomo, una ragazza o un bambino uccisi dai nazisti. Ebrei, omosessuali, Testimoni di Geova, handicappati, disertori, vicini di casa, arrestati e mandati a morire nei campi di concentramento. Oltre 56mila pietre, posate in 17 paesi europei, ricordano l’immane tragedia e l’odio che…
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