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Migranti, in Ticino non ci sono più posti letto

Uno dei centri ticinesi adibiti all'accoglienza dei rifugiati tvsvizzera

Tutti i centri richiedenti l'asilo ticinesi sono pieni. Attivata cellula di crisi.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 giugno 2015 minuti

Nonostante la situazione sia sotto controllo, come dichiarato martedì da Antonio Simona, direttore del Centro di registrazione asilanti di ChiassoLink esterno, l'emergenza migranti sta assumendo proporzioni sempre più grandi a sud delle Alpi. Sono infatti attualmente occupati tutti i 500 posti letto disponibili.

Anche per questo motivo è stata attivata una cellula di crisi a livello cantonaleLink esterno, che raggruppa tutti gli enti cantonali e federali, e che da Rivera dovrà coordinare misure d'urgenza in base all'evoluzione della pressione migratoria.

Grande afflusso, ma poco in confronto agli anni '90

Le domande d'asilo non hanno smesso di crescere sin dalla metà del mese di maggio: solo nell'ultima settimana sono state 1'000, di cui 350 nelle ultime 48 ore. Poco, comunque, in confronto a quanto avvenne durante la guerra in ex Jugoslavia o l'esodo dal Kosovo, dicono a Chiasso.

Maroni: "Roma sta facendo poco e male"

Intanto il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi ha fatto sapere che sono pronte altre strutture, per non caricare ulteriormente il Mendrisiotto. Il leghista ha discusso della situazione anche con il governatore della Lombardia Roberto Maroni, incontrato mercoledì a Como. Entrambi hanno chiesto più fermezza a Roma: "Il Governo italiano sta facendo poco e male", ha dichiarato Maroni.

rsi/infoLink esterno/RG/mrj

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