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Lombardia-Ticino: è ora di far chiarezza

Norman Gobbi presidente Consiglio di Stato e Roberto Maroni presidente della Regione Lombardia firmano l'intesa di collaborazione nel giugno scorso tipress

Le due regioni, secondo il consigliere regionale lombardo del PD Luca Gaffuri, sono in perenne conflitto. La colpa di questi rapporti tesi sarebbe tutta ticinese

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 novembre 2015

Per Luca Gaffuri, consigliere regionale lombardo del Pd e componente della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione svizzera, è ora di far chiarezza con il Ticino. E lo ha detto durante la seduta del Consiglio regionale, nella discussione sulla risoluzione "Strategia dell'Unione europea per la Regione alpina – Eusalp", votata all'unanimità.

Con il Ticino (con il quale la Lombardia potrebbe creare una macroregione, ndr.) siamo in una situazione di guerriglia continua, alimentata da forze politiche che si chiamano Lega e Udc - ha sottolineato Gaffuri - che rapporti vogliamo avere con questi ticinesi?

Soprattutto perché secondo Luca Gaffuri ci sarebbe in Ticino una vera e propria campagna di intolleranza contro i frontalieri e gli artigiani lombardi. Vi sarebbero richieste eccessive come il certificato penale a cittadini stranieri che lavorano in Ticino (casellario giudiziale). Non da ultimo il Canton Ticino ha chiesto anche la chiusura di alcuni valichi secondari per combattere la delinquenza transfrontaliera.

Ma quale regione alpina...

Come detto Luca Gaffuri ha espresso il suo pensiero durante la seduta del Consiglio regionale, nella discussione sulla risoluzione "Strategia dell'Unione europea per la Regione alpina – Eusalp". La prima nazione con cui confiniamo, ha ricordato Gaffuri, ci tratta in malo modo. Dunque che senso ha creare una macroregione alpina con un vicino che rende tesi all'inverosimile antichi rapporti, quando all'interno della macroregione alpina dovrebbero regnare un clima di buon vicinato.

Che la Lombardia alzi la voce

Per Gaffuri, dunque, "o Regione Lombardia alza la voce e dice che così non si può più andare avanti, oppure è inutile imbellettarci parlando di Regione alpina". E proprio ricordando una dichiarazione di Maroni, il consigliere Pd ha continuato, accalorato: "Se davvero facesse scioperare un giorno tutti i frontalieri, il Canton Ticino crollerebbe. Ecco perché deve essere fatta chiarezza su tutta questa vicenda".

Una commissione inutile

Anche a proposito della Commissione speciale, Gaffuri è stato critico: "Dall'inizio della legislatura ci siamo incontrati una sola volta con le istituzioni ticinesi. Allora chiudiamola, perché così non serve a nulla. Oppure, cerchiamo di fare un'azione vera: la macroregione alpina porterà benefici se costruiamo ponti con i nostri principali vicini".

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