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Le relazioni pericolose

Tra Italia-Svizzera ma anche tra Confederazione e Ticino

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 febbraio 2014 - 14:18

Il tema (si parla soprattutto di frontalieri, di ristorni e di doppia imposizione fiscale) è di quelli scottanti soprattutto dopo il voto del 9 febbraio sull'iniziativa contro l'immigrazione di massa. La situazione è poi resa complicata dall'ultimo cambio della guardia alla testa del governo italiano, un dato che ritarda la ripresa delle trattative bilaterali.

La consigliera federale Evelyne Widmer Schlumpf, scesa martedì sera in Ticino ha dunque preferito ripartire senza rilasciare dichiarazioni, visto che ci troviamo nel mezzo di trattative difficili. Si è espresso invece il presidente del consiglio di stato Paolo Beltraminelli manifestando un cauto ottimismo. Per ora non sembra opportuno bloccare i ristorni dei frontalieri -ha detto- ma è praticamente sicuro che entro l'estate dovrà entrare in vigore un meccanismo che limiti il numero dei frontalieri.

Quali sarebbero in questo caso i vantaggi e gli svantaggi per l'economia regionale? La maggiore facilità di assunzione per il personale svizzero compenserà il rischio perdere alcune aziende che preferiranno trasferire all'estero la produzione?

Le risposte nella trasmissione radiofonica "Modem".

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