I frontalieri italiani in Ticino sfiorano quota 80’000
Passano gli anni ma lo scenario non cambia: il numero di frontalieri è ancora cresciuto.
Keystone / Elia Bianchi
Alla fine di settembre, il numero di lavoratori e e lavoratrici dall'Italia è ulteriormente cresciuto rispetto al trimestre precedente.
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tvsvizzera.it/mar
In Ticino le persone pendolari provenienti da oltrefrontiera erano 79’664 alla fine del terzo trimestre 2023, in crescita del 2,9% su un anno, secondo i dati pubblicati martedì dall’Ufficio federale di statistica.
In termini assoluti, nell’arco di 12 mesi l’incremento è stato di 2’209 persone nel Cantone a sud delle Alpi.
Se si tiene conto anche di altri Cantoni, ad esempio Vallese e Grigioni, i lavoratori e le lavoratrici frontaliere italiane impiegate in Svizzera erano in totale 93’090, quasi 4’000 in più (+4,2%) rispetto a dodici mesi prima.
Complessivamente a livello nazionale ogni giorno 391’000 persone entrano nella Confederazione per lavorare. In un anno la crescita è stata di 16’377 frontalieri e frontaliere.
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Il terziario è stato il settore con la progressione maggiore: +5,3% a quota 269’549 a livello nazionale.
La Francia continua ad essere di gran lunga il Paese con il maggior numero di frontalieri e frontaliere che lavorano in Svizzera. Nell’arco di un anno il dato è cresciuto del 5,6%, passando da 208’800 a oltre 220’000 persone.
Più stabile invece il numero di lavoratori e lavoratrici provenienti dalla Germania: alla fine di settembre 2022 erano 63’540, mentre dodici mesi dopo 64’933.
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