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Bus tra Ticino e Malpensa? Basta chiedere

Dall'inaugurazione del collegamento ferroviario, quello con bus è stato interrotto. Keystone / Elia Bianchi

Rispondendo a una mozione del leghista ticinese Lorenzo Quadri, il Governo ricorda che chi vuole offrire un collegamento tra il Ticino e l'aeroporto milanese può presentare una richiesta.   

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 novembre 2023 - 20:45
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS

Le autolinee che intendono offrire un collegamento con bus verso lo scalo di Malpensa non devono far altro che chiedere il rilascio di una concessione al Dipartimento federale dei trasporti (DATEC). Quest'ultimo è disposto a esaminare la richiesta e fornire una risposta dopo attento esame del dossier. Una risposta positiva non è insomma scontata.

È quanto risponde il Consiglio federale a una mozione del leghista (destra) ticinese Lorenzo Quadri - che l'Esecutivo chiede di respingere - mediante la quale vorrebbe obbligare il Governo a ripristinare le concessioni per un servizio di trasporto collettivo su gomma che colleghi il Ticino all'aeroporto milanese, abolite a inizio 2020 dopo l'entrata in esercizio del collegamento ferroviario a cadenza oraria.

Secondo Quadri, alla luce dei problemi riscontrati dalla ferrovia con guasti, ritardi e soppressione di collegamenti, la moratoria riguardante il trasporto su strada danneggia non solo i viaggiatori ticinesi, ma anche il Ticino quale meta turistica e congressuale. Si tratta, insomma, di garantire una libertà di scelta per i passeggeri.

Nella sua risposta, il Governo rammenta che la moratoria è scaduta a fine 2022; nessuno finora si è fatto avanti per chiedere una concessione valida a partire da quest'anno. Stando all'Esecutivo, insomma, le autolinee avrebbero potuto inoltrare già l'anno scorso le proprie richieste per avviare servizi regolari internazionali con autobus.

Non appena il DATEC riceverà richieste di concessione, interpellerà per un parere dapprima il Cantone Ticino e le Ferrovie federali svizzere FFS e, in un secondo momento, le autorità italiane. A detta del Consiglio federale, un'effettiva concorrenza per il trasporto ferroviario dovrebbe essere comprovata dalle imprese ferroviarie interessate, dal Ticino o dall'Italia sulla base di dati nuovi, significativi e documentati. Il DATEC valuterebbe le richieste sulla scorta dei pareri ricevuti e delle effettive condizioni e deciderebbe in merito al rilascio o no delle autorizzazioni.

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