La televisione svizzera per l’Italia

Quali sono le parole svizzere dell’anno?

schermo di un telefonino
L'intelligenza artificiale sta diventando parte integrante della nostra vita quotidiana... e della nostra lingua. © Keystone / Christian Beutler

GPT in italiano, Décombres in francese, Monsterbank in tedesco e Solarexpress in romancio: sono le parole svizzere del 2023 scelte dall'Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW).

Il Dipartimento di linguistica della ZHAW ha passato al setaccio tramite un programma informatico 976’681’684 parole tratte da 1’763’977 testi, individuando quelle maggiormente utilizzate nel corso dell’anno.

Poi è toccato alle giurie linguistiche prendere una decisione. In italiano, il primo posto è stato attribuito alla parola GPT, ovvero Generative Pre-trained Transformer, “l’acronimo che esprime l’era dell’intelligenza artificiale”.

“La sua capacità di generare testi e contenuti multimediali ha reso l’IA parte integrante della nostra vita quotidiana e ci pone davanti a enormi sfide – si legge nel comunicatoCollegamento esterno. Dietro la brillantezza tecnologica si nasconde, tuttavia, un labirinto di questioni etiche e sociali con profondi interrogativi sulla trasparenza, la responsabilità e l’impatto sulla società”.

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Sempre per quanto concerne la lingua italiana, al secondo posto figura la parola tunnel, al centro della cronaca dopo il deragliamento di un treno merci nella galleria di base del San Gottardo e, nelle ultime settimane, “per indicare i famigerati tunnel costruiti da Hamas nella Striscia di Gaza”. Al terzo posto, infine, ecoansia, ovvero il crescente senso di preoccupazione per i cambiamenti climatici.

“Queste parole ci invitano a riflettere in modo critico sul nostro rapporto con la tecnologia e ad affrontare con determinazione le sfide ambientali; alla base della tecnologia c’è la potenza di creare o distruggere: la sfida che si pone all’umanità è individuare quale strada seguire. Esse sono come una finestra da cui possiamo osservare le nostre preoccupazioni, le sfide che animano le nostre società”, afferma Angelo Ciampi, coordinatore della giuria della Parola dell’anno in lingua italiana, citato nel comunicato.

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Nella Svizzera francese le parole dell’anno sono invece, nell’ordine, décombres (macerie), intelligence artificielle (intelligenza artificiale) e coûts de la santé (costi della sanità).

Nella Svizzera tedesca, la giuria ha designato Monsterbank (letteralmente banca mostro, ovvero la mega banca frutto dell’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS), chatbot (il programma informatico conversazionale che permette all’utente di interagire con la macchina) e ghosting (il sottrarsi improvvisamente a una relazione senza dare alcuna spiegazione).

Per la Svizzera di lingua romancia, infine, sono state scelte Solarexpress (la strategia per costruire impianti solari di grandi dimensioni in montagna), Igl Rutsch (la colata detritica scesa a valle nei pressi del comune di Brienz) e regulazion proactiva (la gestione del numero di lupi all’interno del Cantone dei Grigioni).

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