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A Ginevra per evitare le estinzioni

Una conferenza internazionale sulla protezione delle specie si è aperta sabato a Ginevra. In particolare, i partecipanti (gli Stati contraenti della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate) si occuperanno di come rinforzare le regole del commercio dell'avorio, dei corni di rinoceronte ed altri vegetali e animali a rischio.

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Per 12 giorni migliaia di delegati da più di 180 paesi, difensori dell’ambiente e responsabili politici, discuteranno a Ginevra 56 proposte che hanno l’obiettivo di modificare il grado di protezione accordato a piante e animali selvatici secondo la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione Collegamento esterno(CITES). 

“Continuare come fatto finora non è un’opzione”, ha dichiarato la segretaria generale della CITES, Ivonne Higuero all’inizio della conferenza, ricordando come attualmente is stia verificando “un declino della natura senza precedenti”.

Questo trattato, creato oltre 40 anni fa, fissa le regole del commercio internazionale di più di 35’000 specie selvatiche (flora e fauna). Dispone anche di un meccanismo che permette di sanzionare i Paesi che non le rispettano.

“Sull’orlo del baratro”

La riunione di Ginevra si tiene dopo la pubblicazione di un rapporto dell’Onu che in maggio annunciava che attualmente un milione di specie a rischio estinzione

“Temo che oggi siamo davvero sull’orlo del baratro”, ha indicato all’agenzia afp Higuero la quale spera che i delegati si accorderanno per profondi cambiamenti.

Inger Andersen, che dirige il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha anche espresso la sua preoccupazione. “Stiamo perdendo specie a un ritmo mai visto”. Andersen si dice comunque fiducioso che la CITES possa diventare uno strumento efficace per creare pratiche commerciali migliori per le specie minacciate. 

Dobbiamo trovare un equilibrio tra esseri umani e natura”.
I danni provocati da bracconaggio e commercio illegale saranno sotto i proiettori durante la conferenza così come le sfide legate alla vendita di specie selvatiche online. 

Quest’anno la conferenza, che si riunisce ogni 3 anni si occuperà di diverse proposte riguardanti gli elefanti africani. Dopo decenni di bracconaggio, il numero di elefanti è sceso da diversi milioni della metà del XX secolo a 400’000 nel 2015. Il commercio d’avorio è quasi totalmente proibito dal 1989. 

Ma a Ginevra è in discussione anche l’avvenire del rinoceronte bianco, del coccodrillo americano, e di molte specie di squali. Per la prima volta, i delegati si occuperanno delle giraffe, la cui popolazione è calata del 40% negli ultimi 30 anni. 

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