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Il troppo inquinamento costa 50’000 vite l’anno in Europa

Vista panoramica di una città costeggiata da un fiume; si distinguono in cielo nubi da inquinamento
Cracovia, 11 gennaio 2021. La Polonia è una delle aree più colpite insieme alla Pianura Padana e alla Repubblica Ceca. Keystone / Lukasz Gagulski

Ridurre l'inquinamento atmosferico ai livelli raccomandati dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) potrebbe prevenire oltre 50'000 decessi l'anno in Europa. È quanto stabilisce uno studio pubblicato dalla rivista Lancet Planetary Health, che indica la necessità di azioni urgenti per contenere le emissioni di polveri fini.

L’OMS stima che l’inquinamento atmosferico uccida più di sette milioni di persone l’anno nel mondo, provocando inoltre malattie e assenteismo sul lavoro. La nocività delle polveri sottili è dimostrata in particolare nelle aree urbane, dove è alta la mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie così come l’incidenza di disturbi della gravidanza e della crescita fetale.

Lo studio, realizzato dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), ha stabilito che in media l’84% della popolazione urbana europea è esposta a livelli di PM2,5 superiori a quelli indicati come limite dall’OMS e il 9% a livelli superiori di NO2. Ha inoltre calcolato il numero di morti premature legate a questi inquinanti in 1’000 città del Vecchio continente: seguire le raccomandazioni dell’OMS eviterebbe 51’213 decessi l’anno.

In un grafico, la media annuale delle polveri fini nelle zone urbane svizzere dal 1999 a oggi
La Svizzera non fa eccezione: la soglia fissata dall’OMS è di 10 microgrammi. RSI-SWI

“Molte città non stanno ancora facendo abbastanza per affrontare l’inquinamento atmosferico”, ha detto Mark Nieuwenhuijsen dell’ISGlobal. Particolarmente colpite dai decessi quelle situate nella Pianura Padana, in Polonia e nella Repubblica Ceca.

Al contrario, la capitale islandese Reykjavik, Tromso in Norvegia, Umea in Svezia e Oulu in Finlandia sono tra le città meno inquinate.

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Per il co-autore dello studio Sasha Khomenko è importante mettere in atto misure commisurate alle condizioni locali, date le variazioni dei livelli di inquinamento. Le modifiche da apportare riguardano la circolazione stradale, l’industria, gli aeroporti e i porti, ma anche il riscaldamento a legna e carbone.

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tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 21.01.2021)


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