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Falsi vaccini in rete, Swissmedic mette in guardia

Una kit di vaccino anti-Covid
Abdeljalil Bounhar

La pandemia si sta rivelando un lucroso affare per truffatori e organizzazioni criminali.

La relativa penuria di mascherine e altri presidi sanitari prima, e dei vaccini anti-Covid ora, stanno spingendo le vendite di prodotti di dubbia provenienza ed efficacia su internet. Un mercato che, al di là delle implicazioni di natura etica e legale, espone a gravi pericoli gli incauti acquirenti, come avvertono inquirenti (Interpol) e le agenzie del farmaco (Swissmedic).

“Persone e organizzazioni criminali sfruttano la paura della popolazione per vendere medicamenti e vaccini su Internet”, spiega SwissmedicCollegamento esterno, e molto spesso i prodotti che offrono sono contraffatti poiché “non contengono alcun principio attivo oppure contengono sostanze pericolose che destano preoccupazione e che possono mettere a repentaglio la salute”.

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Ma anche nell’ipotesi, indicano gli esperti, che venisse recapitato un prodotto originale, la somministrazione del siero deve essere rigorosamente effettuata da un operatore sanitario abilitato con siringhe omologate. Inoltre difficilmente può essere garantita per posta la catena del freddo, che per alcuni preparati, come ad esempio quello di Pfizer/Biontech, richiede temperature costanti di meno 70 gradi. Da ultimo non va dimenticato che in Svizzera e in molti altri paesi il farmaco immunizzante anti-Covid è gratuito.

Ma intanto la corsa al vaccino, su cui sono riposte le speranze di molte persone, è complicata dai ritardi nella produzione delle dosi richieste e dai tempi necessari per la loro omologazione. Un contesto ideale per ottenere facili guadagni da parte della criminalità che opera sul darkweb.

“Nella mia lunga carriera non ho mai visto una situazione così dinamica, dove i criminali si sposano rapidamente verso le nuove opportunità di guadagno generate dalla pandemia, sfruttando le fragilità e le preoccupazioni che essa provoca”, ha osservato Jürgen Stock, segretario generale dell’Interpol, organizzazione che ha scoperto oltre tremila siti associati a farmacie online che vendevano medicamenti e dispositivi medici falsi.

Intanto proprio per sopperire ai ritardi di Pfizer, Moderna e AstraZeneca l’Unione Europea guarda con sempre maggiore insistenza a Mosca che ha affermato di essere in grado di consegnare 100 milioni di dosi del suo Sputnik V nel secondo trimestre dell’anno. Per accelerare l’omologazione e la produzione del vaccino la Germania ha espresso l’intenzione di collaborare con Mosca, come riferisce il servizio del TG.

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tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 30.1.2021)

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